Concetti Chiave
- La PCT è fondamentale per determinare la durata e la necessità della terapia antibiotica, riducendo resistenze e effetti collaterali.
- Protocolli basati sui livelli di PCT permettono di interrompere la terapia antibiotica sotto valori specifici, come 0,25 ng/ml.
- Utilizzare i protocolli PCT comporta risparmi economici e riduzione delle resistenze antibiotiche, migliorando l'efficienza del trattamento.
- I livelli di PCT sono direttamente correlati con la gravità dell'infezione e possono prevedere esiti clinici come morbidità e mortalità.
- Nel 2012, le richieste di PCT hanno causato un superamento del budget, portando a una regolazione più rigida delle richieste per garantire appropriatezza.
Post-analitica della PCT
La PCT viene utilizzata per guidare il trattamento antibiotico sia per quanto riguarda la durata sia per quanto riguarda la decisione di non somministrare la terapia antibiotica. Esistono proprio dei protocolli che si basano sui valori ottenuti di PCT nel paziente; utilizzando questi algoritmi è possibile decidere di interrompere la terapia antibiotica sotto determinati valori. È importante ridurre al minimo la durata della somministrazione di antibiotici per evitare effetti collaterali e soprattutto per ridurre le resistenze antibiotiche, un problema grossissimo all’interno dei reparti. Ad esempio, per valori di PCT inferiori a 0,25 ng/ml è possibile evitare di dare o stoppare la terapia antibiotica in un paziente.Chi si è occupato di fare un’analisi di economia sanitaria ha visto che utilizzando questi protocolli per decidere quanto far durare la terapia antibiotica, ha dimostrato che c’è un risparmio in numero di giorni di durata del trattamento; questo significa minore resistenza e meno costi per l’azienda.
I valori di PCT correlano con la carica batterica e la gravità del danno: tanto più importante il danno infettivo, tanto più elevati saranno i valori di PCT. Ad esempio, in un processo grave come la sepsi (infezione sistemica grave, che può portare alla insufficienza multiorgano – MOF), si avranno valori di PCT estremamente elevati; inoltre, i valori di PCT correlano gli outcomes, sia con la morbidità sia con la mortalità (es. valori di calcitonina all’ingresso correlano con la durata del ricovero). Si parla di sepsi quando sono presenti insieme una sindrome da risposta infiammatoria sistemica e anche un’infezione conclamata.La FDA ha sviluppato delle indicazioni riguardo a utilizzo appropriato della PCT: la PCT viene utilizzata per monitorare la terapia antibiotica sia nei pazienti ricoverati sia nei pazienti ambulatoriali, in cui abbiamo infezioni delle vie respiratorie (polmoniti), e anche nel prendere una decisione riguardo alla sospensione della terapia antibiotica.
Nel 2012 è stato introdotto il dosaggio della procalcitonina all’interno del laboratorio; inizialmente era richiedibile con modulo libero da tutti i reparti. In un anno, il budget del laboratorio ha sforato a causa delle richieste di procalcitonina. Dall’anno successivo è stata messa in atto una pratica per perseguire l’appropriatezza prescrittiva, facendo in modo che l’esame venisse richiesto solo nelle situazioni cliniche in cui fosse effettivamente utile: è stata imposta la telefonata al medico di laboratorio per richiedere la PCT in emergenza/urgenza e concordare l’esame. Facendo questo le richieste sono crollate di più del 50% (non veniva detto di no al clinico, ma la chiamata scoraggiava la richiesta da parte del clinico). Ora è stata tolta la telefonata e la PCT è richiedibile in emergenza/urgenza.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della PCT nel trattamento antibiotico?
- Come influisce l'uso dei protocolli PCT sui costi sanitari?
- In che modo i valori di PCT sono correlati alla gravità dell'infezione?
- Quali misure sono state adottate per garantire l'appropriatezza prescrittiva della PCT?
La PCT viene utilizzata per guidare il trattamento antibiotico, sia per decidere la durata della terapia sia per determinare se somministrare o meno antibiotici, basandosi su protocolli specifici.
L'uso dei protocolli PCT per determinare la durata della terapia antibiotica ha dimostrato di ridurre i giorni di trattamento, portando a minori resistenze e costi per l'azienda sanitaria.
I valori di PCT sono correlati alla carica batterica e alla gravità del danno infettivo; valori elevati indicano infezioni gravi come la sepsi, e sono associati a esiti clinici come morbidità e mortalità.
Per garantire l'appropriatezza prescrittiva, è stata introdotta la pratica di richiedere la PCT solo in situazioni cliniche utili, inizialmente richiedendo una telefonata al medico di laboratorio per le emergenze, riducendo così le richieste inappropriate.