Concetti Chiave
- Il particolato atmosferico, noto anche come materia particolata o PM, è un inquinante urbano pericoloso classificato per dimensione delle particelle.
- Le principali categorie di particolato monitorate sono il PM_10 (particelle < 10 μm) e il PM_2,5 (particelle ≤ 2,5 μm).
- Le concentrazioni di particolato aumentano in inverno a causa delle condizioni meteorologiche e delle emissioni dei sistemi di riscaldamento.
- Il 50% delle polveri sottili proviene dai fumi industriali, il 30% dal traffico e il 15% dal riscaldamento domestico.
- Il PM_2,5 è particolarmente pericoloso per la salute, potendo penetrare fino agli alveoli polmonari e causare problemi respiratori e tumori.
Particolato - classi e dimensioni
Le polveri atmosferiche sono uno degli inquinanti considerati più pericolosi in ambiente urbano. Sono spesso chiamate in modo diverso, ma l’indicazione più corretta è materia particolata, o semplicemente particolato, in sigla PM. Il particolato è classificato in base al diametro delle particelle. In particolare sono monitorati in ambiente urbano:
il PM_10 formato da particelle con diametro inferiore a 10 μm;
il PM_2,5 formato da particelle con diametro uguale o inferiore a 2,5 μm.
Le concentrazioni più elevate di polveri si registrano durante l’inverno, sia perché le condizioni meteorologiche favoriscono il ristagno delle polveri nella bassa troposfera, sia perché i sistemi di riscaldamento sono una delle principali fonti di emissione.
Le cosiddette polveri sottili, cioè i particolati più fini, su base percentuale, provengono:
- per il 50% dai fumi industriali,
- per il 30% dal traffico veicolare,
- per il 15% dal riscaldamento domestico.
In ambiente urbano la quota proveniente dal traffico veicolare diventa anche più importante, il che spiega come mai siano sempre più frequenti i provvedimenti di limitazione del traffico stesso. Negli ultimi anni si sono moltiplicati studi e statistiche sia sull’aumento del particolato nell’atmosfera sia sui suoi effetti sulla salute. I rischi sono legati soprattutto alla penetrazione nell’apparto respiratorio, che è tanto più invasiva quanto il diametro delle particelle è piccolo: sembra infatti accertato che il PM_2,5 possa raggiungere gli alveoli polmonari e limitare la funzionalità respiratoria, oltre che rappresentare un fattore predisponente per i tumori polmonari.