Concetti Chiave
- Il neodimio è un elemento chimico con numero atomico 60 e simbolo Nd, appartenente ai lantanidi nella tavola periodica.
- È il secondo lantanide più abbondante dopo il cerio, costituendo lo 0,0022% della crosta terrestre, con sette isotopi naturali.
- Nonostante gli isotopi 144 e 148 siano debolmente radioattivi, sono considerati praticamente stabili per i loro lunghi periodi di decadimento.
- Il neodimio fonde a 1.024 °C e bolle a 3.027 °C, con un peso specifico di 7,00 g/cm3 a temperatura ambiente.
- La principale applicazione del neodimio è nella fabbricazione di vetri colorati per la saldatura e lavorazione del vetro fuso, grazie alla loro capacità di assorbire la luce gialla del sodio.
Neodimio
E' un elemento chimico di numero atomico 60, peso atomico 144,27 e simbolo Nd. Nella tavola periodica degli elementi si colloca fra le terre rare, cioè fra il gruppo dei lantanidi del quale costituisce il terzo termine (dopo cerio e praseodimio). È il più abbondante di tutti i lantanidi dopo il cerio, dato che costituisce lo 0,0022% della crosta terrestre; presenta sette isotopi naturali. Gli isotopi 144 e 148, pur essendo in natura, non sono stabili, ma debolmente radioattivi; essi però hanno dei periodi molto lunghi, tanto che si possono considerare praticamente stabili. Il n. fonde a 1.024 °C e bolle a 3.027 °C e a temperatura ambiente ha peso specifico 7,00 g/cm3. Il n. fu scoperto nel 1886 da C.F. von Welsbach. Le proprietà chimico-fisiche del n. sono note in quanto l'elemento è stato prodotto in quantità anche ad uno stadio elevato di purezza; hanno però scarso interesse in quanto allo stato metallico non ha alcun uso pratico. Il n. trova come sua applicazione principale la fabbricazione di vetri colorati da impiegare nella saldatura dei metalli o nella lavorazione del vetro fuso; tali vetri infatti assorbono fortemente la luce gialla del sodio ed offrono quindi una buona protezione.