Ilaaa96
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Concetti Chiave

  • La legge di Rydberg e Balmer calcola la frequenza dei colori usando un CD accanto a una lampada, basandosi su misurazioni.
  • Einstein e Planck sostengono che la luce ha sia proprietà ondulatorie che corpuscolari.
  • Maxwell ha descritto la luce come un'onda elettromagnetica derivante dall'oscillazione di cariche elettriche.
  • La relazione tra velocità, frequenza e lunghezza d'onda della luce è espressa dalla formula C=νλ, indicando che sono inversamente proporzionali.
  • Diffrazione e interferenza dimostrano la natura ondulatoria della luce, creando frange di interferenza chiare e scure.

La legge di Rydbelg e Balmer calcola la frequenza dei colori che si formano mettendo un cd a fianco a una lampada, questa formula è stata ricavata misurando.
Le ipotesi sulla natura della luce fanno riferimento a due modelli: quel ondulatorio è quello corpuscolare. Einstein e Planck affermano che la luce presenta tanto l'aspetto ondulatorio che è l'aspetto corpuscolare. Maxwell nella seconda metà del 1800 afferma che la luce è un particolare tipo di onda elettromagnetica che nasce da una rapidissima oscillazione di cariche elettriche. Dalla fisica è noto che una corrente elettrica oscillante mette sempre in modo un onda magnetica. La luce è un particolare tipo di onda elettromagnetica; l'insieme delle onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico. A ogni colore della luce corrisponde una ben determinata frequenza; l'insieme di tutte le radiazioni visibili appare ai nostri occhi come luce bianca; la lunghezza d'onda è la distanza dopo la quale un'onda si riproduce uguale a se stessa. Le caratteristiche che distinguono un'onda dall'altra sono la frequenza (ni) e la lunghezza (lambda). Ciò che le accomuna e la velocità c con cui viaggiamo nel vuoto.
La relazione che lega le tre grandezze è: C=νλ
Poiché la velocità c è costante, λe νsono grandezze inversamente proporzionali: a grandi frequenze corrispondono piccole lunghezze d'onda e viceversa a piccole frequenze corrispondono grandi lunghezze d'onda.
La diffrazione e l'interferenza sono le prove più evidenti della natura ondulatoria della luce.
Diffrazione:
Quando un fascio di luce giunge su una fenditura, il fascio non si propaga più in linea retta, ma dopo la fenditura si allarga formando zone chiare e scure alternate, dette frange di interferenza. Le frange chiare sono dovute all'interferenza positiva prodotta da più onde in fase tra loro: esse si rinforzano a vicenda e aumenta quindi la luminosità. Le zone scure sono dovute all'interferenza negativa prodotta da onde in opposizione di fase: le loro ampiezze si annullano e scompare di conseguenza la luminosità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la relazione tra frequenza e lunghezza d'onda nella luce?
  2. La relazione tra frequenza (ν) e lunghezza d'onda (λ) nella luce è inversamente proporzionale, come descritto dalla formula C=νλ, dove C è la velocità costante della luce nel vuoto.

  3. Quali sono le prove della natura ondulatoria della luce?
  4. Le prove più evidenti della natura ondulatoria della luce sono la diffrazione e l'interferenza, fenomeni che dimostrano come la luce si comporti come un'onda.

  5. Come si formano le frange di interferenza nella diffrazione della luce?
  6. Le frange di interferenza si formano quando un fascio di luce passa attraverso una fenditura, creando zone chiare e scure alternate. Le frange chiare derivano dall'interferenza positiva di onde in fase, mentre le zone scure sono causate dall'interferenza negativa di onde in opposizione di fase.

Domande e risposte