Concetti Chiave
- Gli elementi con 5, 6 o 7 elettroni esterni tendono a diventare ioni negativi acquisendo la configurazione elettronica del gas nobile più vicino.
- Il legame ionico si forma tramite lo scambio di elettroni tra atomi, stabilendo una forza di attrazione tra gli ioni.
- Per il bilanciamento delle cariche nel legame ionico, il numero di atomi coinvolti deve essere adeguato, come nel caso del magnesio e cloro.
- Gli ioni si dispongono in un reticolo cristallino, la cui struttura dipende dalle caratteristiche degli ioni stessi.
- I composti ionici solidi hanno un alto punto di fusione e conducono bene l'elettricità quando fusi, grazie alle intense forze attrattive tra gli ioni.
Gli elementi del quinto, sesto gruppo, settimo gruppo con 5,6,7 elettroni esterni acquistano elettroni e si trasformano in ioni negativi con la configurazione del gas nobile più vicino; quando essi si incontrano si scambiano gli elettroni; diventano ioni e fra essi si stabilisce una forza di attrazione rappresentata dal legame ionico.
Quando si forma un legame ionico il numero di atomi coinvolti dovrà essere tale da consentire il bilanciamento delle cariche.
Per esempio, se il magnesio si combina con il cloro, ad ogni atomo di magnesio, che cede due elettroni, devono essere associati a due atomi di cloro, ciascuno dei quali acquista un solo elettrone. Il risultato è la formazione di due ioni.
Gli ioni sono disposti secondo uno schema ben preciso: il tipo di disposizione degli atomi è detto impacchettamento.
Nel caso del cloruro di sodio (sale da cucina) si forma un reticolo cristallino; tutti i composti iOnici presentano reticoli cristalli analoghi; ma la modalità con cui gli ioni si dispongono nello spazio dipende dalle loro caratteristiche.
Poichè i reticoli ionici sono caratterizzati da intense forze attrattive tra uno ione e l'altro, i composti solidi presentano un elevato punto di fusione. Tutti i composti sono inoltre dei buoni conduttori di elettricità quando sono allo stato fuso.