Concetti Chiave
- L'elio è un elemento chimico con simbolo He, numero atomico 2 e peso atomico 4,0003, scoperto nel 1868 nella corona solare.
- Si trova nell'atmosfera terrestre in piccole percentuali e può essere ricavato da gas naturali, come nei soffioni boraciferi e alcune acque minerali.
- L'elio è il secondo gas più leggero dopo l'idrogeno e diventa liquido a circa -269°C e solido a -272°C.
- Ha una conduttività termica eccezionale a basse temperature, superiore a quella dei migliori metalli.
- Utilizzato in aerostatica, lampade luminescenti e miscelato con ossigeno per ridurre l'embolia gassosa nei sommozzatori.
Elemento chimico. Simbolo He, numero atomico 2, peso atomico 4,0003; ha due isotopi stabili He e 3/2 He e alcuni instabili. Fu scoperto nel 1868 da N. Lockyer e E. Frankland, nella corona solare. Nel 1895 fu ottenuto da W. Ramsay da gas contenuto nella clevelite; fu poi trovato nell'aria nella percentuale 0,0004 ÷ 0,0005 in volume. Si può anche ricavare dai gas dei soffioni boraciferi in proporzione dello 0,25% e in alcune acque minerali mescolato al neon.
Si forma anche nella disintegrazione di elementi radioattivi quali radio, torio, uranio. Dopo l'idrogeno l'elio è il gas più leggero che si conosca. Il passaggio allo stato liquido avviene attraverso raffreddamento mediante idrogeno o azoto liquido e successiva compressione ed espansione. Bolle a circa -269°C e solidifica a -272°C. L'indice di conduttività termica, a temperature prossime allo 0 assoluto, è enorme e di gran lunga supera la conduttività dei migliori metalli. È particolarmente stabile, ma operando a bassissime temperature e a forti pressioni, si ottengono composti con lo iodio e con l'idrogeno. Lo si sostituì all'idrogeno per riempire palloni aerostatici. Oggi si impiega per lampade luminescenti e, mescolato all'ossigeno, per le bombole dei sommozzatori e dei cacciatori subacquei per ridurre notevolmente l'embolia gassosa provocata soprattutto dall'ossigeno negli apparecchi ARO (autorespiratore ad ossigeno).