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Concetti Chiave

  • Le celle elettrochimiche separano fisicamente le semireazioni di ossidazione e riduzione in distinte semicelle.
  • Le semicelle contengono le specie chimiche coinvolte nelle semireazioni e permettono il trasferimento di elettroni.
  • Le celle elettrochimiche possono essere pile, che convertono energia chimica in energia elettrica.
  • Le pile si suddividono in celle galvaniche primarie, con reazioni chimiche irreversibili, e secondarie, con reazioni reversibili.
  • Le celle elettrolitiche trasformano energia elettrica in energia chimica attraverso reazioni non spontanee.
Le celle elettrochimiche
Le reazioni redox si possono dividere in due semireazioni, in cui una rappresenta l’ossidazione e una la riduzione. Ciò si fa per bilanciare la reazione in maniera più semplice, ma nelle celle elettrochimiche questa separazione avviene realmente.
Una cella elettrochimica è composta da due distinte semicelle, in ciascuna delle quali avviene l’ossidazione o la riduzione. Le semicelle sono formate dalle specie chimiche che partecipano alla semireazione.
Di solito le semireazioni sono reversibili, grazie ad un ricambio di elettroni.
Ci sono due tipi principali di celle elettrochimiche, divise in base al prodotto in cui trasformano l’energia chimica (Che sarebbe l’energia potenziale contenuta nelle sostanze):

- Le celle elettrochimiche che trasformano l’energia chimica dei reagenti di una redox spontanea in energia elettrica sono dette pile e vengono a loro volta classificate in:
1) celle galvaniche primarie: in cui viene generata corrente elettrica tramite una reazione chimica irreversibile;
2) celle galvaniche secondarie: in cui le reazioni chimiche sono reversibili;

- Le celle elettrochimiche che trasformano l’energia elettrica in energia chimica dei prodotti di una redox non spontanea sono dette celle elettrolitiche.

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