Concetti Chiave
- L'energia netta è calcolata in base ai grammi di grasso depositato, con diverse efficienze energetiche a seconda del tipo di alimento.
- Kellner ha sviluppato coefficienti di produttività, che variano dal 25% al 100% rispetto all'unità amido, influenzati dalla fibrosità della razione.
- Il metodo di Kellner sottostima il valore energetico di paglie e foraggi, pur essendo ancora utilizzato oggi.
- L'Unità foraggera è usata principalmente per stimare la conversione degli alimenti in latte, mentre Kellner si concentra sulla conversione in grasso.
- Per la produzione di grasso nel latte è necessaria più fibra, poiché il grasso del latte deriva dalla fermentazione della cellulosa.
Energia calcolata tramite grammi di grasso
L’energia calcolata tramite i grammi di grasso depositato è energia netta.Kellner si rese conto che confrontando il suo sistema e il sistema dell’SND, i due sistemi danno dei risultati sostanzialmente sovrapponibili. Infatti, anche Kellner misurò l’energia netta perché non teneva conto del fatto che, modificando la composizione della razione, modificava anche la fibrosità della razione. Più una razione è fibrosa meno i coefficienti che Kellner aveva utilizzato erano davvero efficaci nella valutazione dell’energia metabolizzabile ma erano più efficaci per quella netta. Capì così che 1 kg di prato consente di deporre 49.9 g di grasso e 1 kg di pannello di lino consente di deporre 178 g di grasso.
Quindi calcolò dei coefficienti di produttività, essi sono da applicare al calcolo dell’unità amido (ovvero l’unità studiata da Kellner):
- Per le paglie l’energia ottenuta è pari al 25-50% dell’energia ottenuta con l’unità amido
- Per i fieni l’energia ottenuta è pari al 50-75% dell’energia ottenuta con l’unità amido
- Per i foraggi verdi (più fibrosi) è pari al 70-90% dell’energia ottenuta con l’unità amido
- Per le crusche l’energia ottenuta è pari al 75-90% dell’energia ottenuta con l’unità amido
- Per le farine, semi e panelli l’energia ottenuta è pari al 90-100% dell’energia ottenuta con l’unità amido (in questo caso è uguale perché tiene conto della composizione della razione e dell’energia persa con la composizione della razione)
Altri aspetti
Bisogna quindi calcolare l’unità amido alla quale bisogna applicare i coefficienti di produttività e si ottiene così si ottiene l’unità amido reale (quella di prima diventa quindi la teorica). Questo metodo, quindi, sottostima il valore energetico di paglie e foraggi. È un metodo ancora utilizzato, anche se ci sono metodi più precisi.La differenza sostanziale tra i due metodi è che l’Unità foraggera stima la conversione degli alimenti in latte. Il latte non è una produzione equivalente al grasso visto che contiene altri macronutrienti oltre che i lipidi.
I due concetti alla base delle valutazioni sono concetti diversi. Quello di Kellner prevede la conversione degli alimenti in grasso, quello scandinavo la conversione in latte. I valori ottenuti in unità foraggere sono stati molto utilizzati per i ruminanti. Per molto tempo (prima dello studio dell’unità foraggera cavallo) si usava anche per i cavalli.
Per i suini invece (soprattutto nella fase di magronaggio) si usa l’unità foraggera che è usata anche per i suidi selvatici. Inoltre, questo sistema valuta i foraggi fibrosi molto di più rispetto a quello Kellner. Per la deposizione di grasso il prodotto di partenza è l’acido propionico che deriva dalla fermentazione dell’amido. Per il grasso del latte invece, il prodotto di partenza è l’acido acetico che deriva dalla fermentazione della cellulosa. Per questo per le lattifere serve più fibra che per le bovine da carne.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra il metodo di calcolo dell'energia di Kellner e quello dell'Unità foraggera?
- Come influisce la fibrosità della razione sull'efficacia dei coefficienti utilizzati da Kellner?
- Quali sono i coefficienti di produttività calcolati da Kellner e a cosa si applicano?
- Perché per le lattifere è necessaria più fibra rispetto alle bovine da carne secondo il sistema di valutazione dell'energia?
La differenza principale risiede nel tipo di conversione alimentare valutata: il metodo di Kellner si concentra sulla conversione degli alimenti in grasso, mentre l'Unità foraggera stima la conversione degli alimenti in latte, considerando quindi diversi macronutrienti oltre ai lipidi.
La fibrosità della razione riduce l'efficacia dei coefficienti utilizzati da Kellner per valutare l'energia metabolizzabile, rendendoli però più efficaci per la valutazione dell'energia netta, poiché non teneva conto delle modifiche nella composizione della razione.
I coefficienti di produttività calcolati da Kellner si applicano al calcolo dell'unità amido e variano a seconda del tipo di alimento: per le paglie è 25-50%, per i fieni 50-75%, per i foraggi verdi 70-90%, per le crusche 75-90% e per le farine, semi e panelli 90-100% dell'energia ottenuta con l'unità amido.
Per le lattifere è necessaria più fibra perché il prodotto di partenza per la produzione di grasso nel latte è l'acido acetico, che deriva dalla fermentazione della cellulosa, a differenza delle bovine da carne per cui il prodotto di partenza è l'acido propionico, derivante dalla fermentazione dell'amido.