Concetti Chiave
- I superantigeni stimolano una risposta T maggiore rispetto agli antigeni classici, legandosi al TCR e MHC in modo particolare e oligoclonale.
- Questi antigeni non necessitano di essere processati in peptidi, legandosi esternamente alla molecola MHC-II e attivando molteplici linfociti T.
- La produzione di superantigeni da parte di patogeni causa una massiccia risposta infiammatoria tramite il rilascio di citochine, provocando sindromi come lo shock tossico.
- Il fattore CIITA è cruciale per la trascrizione delle molecole MHC, influenzando la risposta immunitaria e la produzione di linfociti T-helper.
- Interferone γ regola l'attivazione dell'MHC attraverso CIITA, che possiede promotori diversi per coordinare l'espressione dell'MHC-II nelle cellule.
I superantigeni sono una classe di antigeni distinta da quelli “classici” in grado di stimolare una risposta primaria T di dimensione maggiore rispetto a quella innescata da altri antigeni.
Indice
Meccanismo di azione dei superantigeni
Questo perché i superantigeni hanno una modalità particolare di legame con il TCR e l’MHC caratterizzata dalla stimolazione di un numero maggiore di linfociti. Lo stimolo prodotto da questi antigeni è meno specifico e coinvolge diverse linee clonali T (oligoclonale). I superantigeni vengono riconosciuti dagli antigeni T senza che vengano processati in peptidi perché si legano sulla superficie esterna della molecola MHC-II (che ha già legato un peptide) e quindi esternamente alla tasca del peptide.
Produzione di citochine e sindrome infiammatoria
Questi superantigeni possono essere prodotti da diversi patogeni (principalmente batteri, virus e micoplasmi) e sono utili al patogeno più che all’organismo attaccato. Legando anse specifiche (maggiormente conservate) diverse da quelle occupate dal peptide (e quindi presenti in più linee clonali T) provocano una produzione di enormi quantitatà di citochine che portano ad una sindrome infiammatoria sistemica. Questo processo non necessita del riconoscimento del peptide per attivare il linfocita. Un esempio è quello dell’enterotossina TSST-1 prodotta dallo Staphilococcus aureus che lega molti linfociti T innescando la produzione di un elevato quantitativo di citochine e scatenando una reazione infiammatoria massiccia che causa sindrome da shock tossico.
Ruolo del fattore CIITA
Il fattore CIITA è fondamentale per l’attivazione della trascrizione sia nelle molecole MHC di classe I che di classe II ma in maniera differente. Per l’espressione di MHC-I, oltre a MARM (sufficiente per la regolazione delle molecole di MHC-II), è necessaria la presenza di due molecole: ISRE (type I interferon responsive element) e l’enhancer-A (enhA). Nel caso della trascrizione dell’MHC-II, l’assenza di CIITA blocca completamente il suo promotore che invece risulta pesantemente rallentato per MHC-I. L’errato funzionamento della molecola CIITA porta a diverse sindromi immunitarie in quanto la sua assenza impedisce la formazione del legame dei fattori che regolano la trascrizione dell’MHC oltre che portare alla mancata produzione dei linfociti T-helper. CIITA è un fattore di trascrizione che appartiene alla classe dei NOD-like receptors (NLR) ed è l’unica molecola con questa particolare funzione di transattivatore trascrizionale.
Regolazione dell'MHC da parte dell'interferone γ
L’effetto di attivazione dell’MHC da parte dell’interferone γ dipende, quindi, dalla regolazione dell’espressione di CIITA il quale possiede tre diversi promotori che vengono attivati differentemente nelle varie popolazioni cellulari e che danno luogo alla trascrizione di molecole leggermente differenti al 5’ con la funzione di coordinare la trascrizione dell’MHC-II.
Domande da interrogazione
- Cosa distingue i superantigeni dagli antigeni "classici"?
- Qual è il ruolo del fattore CIITA nella trascrizione delle molecole MHC?
- Come i superantigeni influenzano la risposta immunitaria?
I superantigeni si distinguono per la loro capacità di stimolare una risposta T primaria di dimensione maggiore rispetto agli antigeni classici, grazie a un legame particolare con il TCR e l'MHC che coinvolge un numero maggiore di linfociti.
CIITA è fondamentale per l'attivazione della trascrizione delle molecole MHC di classe I e II, ma in modo differente. La sua assenza blocca completamente il promotore dell'MHC-II e rallenta quello dell'MHC-I, influenzando la produzione dei linfociti T-helper.
I superantigeni legano specifiche anse sulla molecola MHC-II, provocando la produzione di grandi quantità di citochine e scatenando una sindrome infiammatoria sistemica, come nel caso della sindrome da shock tossico causata dall'enterotossina TSST-1 dello Staphilococcus aureus.