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Concetti Chiave

  • Gli oncosoppressori regolano negativamente il ciclo cellulare e le loro mutazioni causano perdita di funzione nelle cellule tumorali.
  • Le mutazioni nei protoncogeni hanno un effetto dominante, mentre quelle negli oncosoppressori sono recessive, richiedendo mutazioni in entrambi gli alleli per causare un effetto tumorale.
  • Il gene abl può subire riarrangiamenti cromosomici, producendo una proteina chimera p210, che diventa una tirosina chinasi attiva, contribuendo alla leucemia mieloide.
  • La fusione dei cromosomi 9 e 22 crea il cromosoma Philadelphia, un evento visibile solo nelle cellule leucemiche derivate da cellule staminali mieloidi.
  • Farmaci come imatinib/gleevac sono progettati per inibire selettivamente la proteina p210, mirati esclusivamente alle cellule tumorali.

Oncosoppressori

Indice

  1. Funzione degli oncosoppressori
  2. Riarrangiamenti cromosomici e leucemia
  3. Terapie mirate con imatinib

Funzione degli oncosoppressori

Gli oncosoppressori codificano per regolatori negativi del ciclo cellulare. Nelle cellule tumorali gli oncosoppressori presentano mutazioni che causano perdita di funzione (nonsenso, frameshift, missenso) nel prodotto genico.
In genere le mutazioni nei protoncogeni hanno effetto dominante: 1 solo allele mutato aumenta la proliferazione cellulare, tuttavia alla manifestazione fenotipica tumorale completa concorrono più mutazioni in protoncogeni diversi. Le mutazioni nei geni oncosoppressori (perdita di funzione) hanno invece effetto recessivo: 2 alleli mutatati dello stesso oncosoppressore causano perdita di controllo nella proliferazione cellulare.

Riarrangiamenti cromosomici e leucemia

abl può subire riarrangiamenti cromosomici, in particolare fusione genica, che genera una proteina chimera (p210), di fusione, che non esiste nelle cellule normali, con funzione alterata, diviene infatti una tirosina chinasi citoplasmatica costitutivamente attiva. Una mutazione di questo tipo può dar vita alla leucemia mieloide, in particolare si fondono il cromosoma 9 e 22 che danno vita al cromosoma philadelpia. L’anomalia si vede solo nelle cellule leucemiche, tutte derivanti da una cellula staminale del midollo osseo in cui originariamente è avvenuto l’evento di traslocazione, la traslocazione avviene quindi nelle cellule staminali mieloidi.

Terapie mirate con imatinib

Esistono però farmaci altamente mirati dal nome di imatinib/gleevac che inibiscono il p210, inibiscono perciò solamente le cellule tumorali perché nelle cellule normali la p210 non esiste.

Domande e risposte