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Concetti Chiave

  • I virus sono costituiti da un genoma piccolo che permette rapida riproduzione e facilitano esperimenti scientifici.
  • Scoperti virus come il "mosaico del tabacco" e "febbre gialla", entrambi cruciali per lo studio delle malattie.
  • I virus sono formati da acidi nucleici protetti da un capside e, in alcuni casi, da un pericapside con glicoproteine.
  • Classificati in virus a DNA e RNA, influenzano la genetica della cellula ospite in modi distinti.
  • Batteriofagi possono causare infezioni latenti attraverso cicli lisogeni e litici influenzando le cellule batteriche.

Indice

  1. Scoperte sui virus
  2. Composizione e funzione dei virus
  3. Tipi di virus
  4. Teorie sui virus e tumori

Scoperte sui virus

Molte informazioni sulla struttura del DNA sono state ricavate dallo studio dei virus, ovvero un genoma molto piccolo che permette al virus di riprodursi rapidamente agli scienziati di condurre esperimenti complessi in poco tempo. Nel 1880 venne scoperto il primo virus scoperto chiamato "mosaico del tabacco" che colpisce la piante. Nel 1900 invece venne scoperto il primo virus degli esseri umani o "febbre gialla".

Composizione e funzione dei virus

I virus sono costituiti da una molecola di acido nucleico o capside, formato da un'unica molecola proteica ripetuta più volte o da proteine, ma in ogni caso protegge l'acido dalla degradazione. All'esterno alcuni virus hanno il peri capside ovvero un rivestimento proteico la cui superficie può essere occupata da glicoproteine di membrana: il rivestimento è utile per evitare un riconoscimento da sistema immunitario, la specificità degli involucri inoltre determina la cellula da aggredire. Nella cellula ospite, l'acido nucleico dirige la produzione di nuovi virus utilizzando nucleotidi, amminoacidi, ATP e RNA ma la presenza di pochi geni e l'assenza delle strutture necessarie che rende i virus incapaci di moltiplicarsi autonomamente.

Tipi di virus

I virus possono essere suddivisi per il tipo di acido nucleico:

    Virus a DNA, il papillomavirus ad esempio ha cromosoma costituito da una molecola di DNA lineare a doppia elica. Altri come l'HBU o epatite B ha una molecola di DNA a filamento singolo, quando infettano la cellula, il DNA virale si duplica formando molecole identiche;

    Virus a RNA, esistono in questa categoria gli dsRNA che colpiscono solo le donne e non gli uomini oppure gli ssRNA della poliomelite;

Teorie sui virus e tumori

Nel 1968 il virologo Termin ipotizzò che alcuni virus fossero capaci di causare tumori usando l'RNA come materiale genetico andando contro alla teoria del dogma centrale della biologia molecolare di Crick.
All'inizio degli studi sui batteriofagi, si capì che un'infezione virale potesse dare origine a una colonia di cellule batteriche non infette, che hanno la capacità di restare latenti nella cellula prima di distruggerla:

    Ciclo lisogeno, batteriofagi integrano il DNA nel DNA batterico e si duplicano;

    Ciclo litico, copie virali infettano la cellula in laboratorio grazie ai raggi ultravioletti;

La composizione genetica delle cellule può essere modificata introducendo DNA di altre cellule batteriche attraverso i plasmidi, anche i virus possono essere utilizzati come vettori e in questo caso vengono definiti con il termine di "Carrier".

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata una delle prime scoperte significative sui virus?
  2. Nel 1880 è stato scoperto il primo virus, chiamato "mosaico del tabacco", che colpisce le piante. Successivamente, nel 1900, è stato scoperto il primo virus umano, la "febbre gialla".

  3. Come si differenziano i virus a DNA dai virus a RNA?
  4. I virus a DNA, come il papillomavirus, hanno un cromosoma costituito da una molecola di DNA lineare a doppia elica, mentre i virus a RNA includono dsRNA e ssRNA, come quelli della poliomelite.

  5. Quali sono i cicli di replicazione dei batteriofagi?
  6. I batteriofagi possono replicarsi attraverso il ciclo lisogeno, integrando il DNA nel DNA batterico, o attraverso il ciclo litico, dove le copie virali infettano la cellula grazie ai raggi ultravioletti.

Domande e risposte

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