Concetti Chiave
- La subunità maggiore del ribosoma si posiziona in modo che la sequenza di inizio occupi il sito P, lasciando il sito A libero.
- Il legame peptidico si forma quando il tRNA con anticodone GGC porta la prolina al sito A, grazie all'attività catalitica della subunità maggiore.
- La traduzione termina quando un codone di stop nel sito A attira un fattore di liberazione, rilasciando il polipeptide.
- I ribosomi operano in stile catena di montaggio su un polisoma, traducendo simultaneamente una singola molecola di mRNA.
- La teoria del vacillamento permette un appaiamento meno preciso tra le basi del codone e dell'anticodone, favorendo una certa flessibilità.
Inizio della traduzione
Arrivata la subunità maggiore questa si posizione in modo che la sequenza di inizio occupi il sito P, lasciando libero il sito A, che inquadra la seconda tripletta, CCG, dove viene richiamato un tRNA con l'anticodone GGC che porta la prolina: la subunità maggiore catalizza (si dice che ha attività di ribozima, è fatto di RNA ma ha la capacità di catalizzare) la reazione che porta alla formazione del legame peptidico tra i due amminoacidi; il t- RNA che portava la metionina abbandona il ribosoma dal sito E e questo procede di un passo lasciando il sito A nuovamente libero.
Terminazione della traduzione
La terminazione della traduzione avviene quando nel sito A abbiamo un codone di stop, non c'è nessun tRNA con anticodone complementare a queste 3 sequenze di stop, non arriva nessun tRNA, ma una proteina detta fattore di liberazione/terminazione che occupa il sito A, segnale del rilascio del polipeptide da parte del sito P. I ribosomi lavorano in stile catena di montaggio all'interno di un polisoma, una molecola di mRNA che viene tradotta in contemporanea da tanti ribosomi.
Teoria del vacillamento
Teoria del vacillamento: la base in 5' dell'anticodone complementare alla base in 3’ del codone non è sottoposta alle strette regole della complementarità. Ciò permette un appaiamento meno preciso, vacillante.