Concetti Chiave
- La clonazione animale si basa sul trasferimento nucleare, inserendo il nucleo di una cellula somatica in una cellula uovo.
- La clonazione riproduttiva richiede l'impianto dell'embrione in una madre surrogata per produrre un animale geneticamente identico al donatore.
- Nella clonazione terapeutica, le cellule staminali embrionali vengono coltivate per riparare danni tissutali irreversibili.
- I geni omeotici controllano lo sviluppo embrionale, attivando i geni responsabili dei piani strutturali corporei.
- La comunicazione cellulare avviene tramite messaggeri molecolari che attivano sequenze di trasduzione del segnale.
Indice
Tecnica del trasferimento nucleare
La clonazione degli animali può essere effettuata tramite la tecnica del trasferimento nucleare. Grazie a questo metodo il nucleo di una cellula somatica di un individuo adulto viene inserito in un cellula uovo. La blastocisti che ne deriva può essere utilizzata a fini riproduttivi oppure terapeutici.
Clonazione riproduttiva e terapeutica
Nella clonazione riproduttiva, nei mammiferi, per ottenere un individuo è necessario impiantare l’embrione nell’utero di una madre surrogata.
L’animale che ne deriva sarà geneticamente identico al donatore della cellula.
Nella clonazione terapeutica, invece, dalla blastocisti è possibile ottenere cellule staminali embrionali che possono essere fatte crescere in coltura, dove, si riproducono indefinitamente. Queste cellule vengono utilizzate per guarire i pazienti con danni irreversibili ai tessuti.
Ruolo dei geni omeotici
L’attivazione in sequenza di alcuni geni è un evento comune nello sviluppo di un organismo. I geni omeotici controllano altri geni adibiti alla determinazione dei piani strutturali corporei. La comunicazione fra cellule avviene grazie a messaggeri molecolari che attivano una sequenza di trasduzione del segnale che permette di trasformare un messaggio molecole all’esterno della cellula. I geni omeotici contengono una stessa sequenza di nucleotidi detta homebox e tradotta in una piccolo segmento polipeptidico che si lega a specifiche sequenze di DNA consentendo alla proteina omeotica di attivare o disattivare, durante lo sviluppo, determinati gruppi di geni.