Concetti Chiave
- La manipolazione genetica delle piante è complessa e coinvolge sfide come l'identificazione dei geni desiderati e la gestione di caratteristiche dipendenti da più geni.
- I pomodori geneticamente modificati sono un esempio di successo, producendo meno enzimi che causano la maturazione, rallentando così il deterioramento.
- Piante modificate per resistere a patogeni e insetti utilizzano geni di virus e il batterio Bacillus Thuringiensis per produrre proteine insetticide.
- Un progetto ambizioso mira a introdurre geni batterici e del narciso nel riso per produrre beta-carotene, affrontando carenze alimentari nei paesi in via di sviluppo.
- Nonostante i benefici, i progetti di biotecnologie agricole affrontano opposizione, ad esempio, per l'attuale insufficienza di beta-carotene nel "golden rice".
Indice
Sfide nella manipolazione genetica
Molti sono comunque i problemi che i ricercatori devono affrontare nella manipolazione genetica degli organismi vegetali: donare il DNA vegetale è semplice, identificare i geni desiderati può essere molto difficile, inoltre molte caratteristiche di una pianta, importanti ad esempio per la resa del raccolto, possono dipendere da più di un gene.
Successi nell'ingegneria genetica
Un successo ottenuto recentemente nell’ingegneria genetica delle piante sono i pomodori ingegnerizzati. Questi pomodori producono appena l’1% della quantità normale dell’enzima responsabile della maturazione e quindi deteriorano più lentamente. N’tolte piante sono state rese resistenti ai patogeni e agli insetti infestanti, Nel pomodoro ad esempio sono stati introdotti geni di virus che rendono resistenti le piante agli attacchi dei virus; praticamente è come se fossero vaccinate. Per rendere alcune piante resistenti all’attacco degli insetti,sono stati introdotti nel loro genoma i geni del batterio Bacillus Thuringiensis,che produce proteine insetticide.
Progetti ambiziosi e controversie
Molto ambizioso è il progetto di ricerca al quale sono impegnati ricercatori dello Swiss Federal Institute of Technology e dell’Università di Friburgo:
il trasferimento di un gene batterico e di un gene del narciso consente ai chicchi di riso di produrre il beta-carotene, o pro-vitamina A. il beta-carotene è utile per combattere una deficienza alimentare che porta a cecità e a morte e che nei paesi in via di sviluppo colpisce circa 400 milioni di persone, tra cui 120 milioni di bambini.
Questo ed altri progetti di biotecnologie agricole vengono continuamente contrastati dagli oppositori degli alimenti geneticamente modificati. Essi affermano che la quantità di beta-carotene corrispondente al fabbisogno giornaliero di vitamina A di una persona di peso medio è contenuta in 9 chili di golden rice cotto. i ricercatori stanno già lavorando per incrementare la quantità di beta-carotene prodotto dal riso transgenico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali sfide nella manipolazione genetica delle piante?
- Quali successi sono stati ottenuti nell'ingegneria genetica delle piante?
- Quali controversie circondano i progetti di biotecnologie agricole?
I ricercatori affrontano difficoltà nell'identificare i geni desiderati e nel gestire caratteristiche dipendenti da più geni, nonostante la facilità di donare il DNA vegetale.
Sono stati creati pomodori che maturano più lentamente e piante resistenti a patogeni e insetti, grazie all'introduzione di geni specifici come quelli del Bacillus Thuringiensis.
Progetti come il golden rice, che mira a combattere la deficienza di vitamina A, sono criticati per l'insufficiente quantità di beta-carotene prodotto, ma i ricercatori stanno lavorando per migliorare questo aspetto.