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Concetti Chiave

  • Il corpo degli cnidari è costituito da due strati cellulari: l'epiderma esterno e il gastroderma interno.
  • La mesoglea è una sostanza gelatinosa tra i due strati, conferendo elasticità e galleggiamento agli cnidari.
  • Le cellule muscolari nell'epiderma permettono il movimento attraverso contrazioni ritmiche.
  • Le cellule nervose trasmettono stimoli, creando impulsi che causano pulsazioni nell'ombrella delle meduse.
  • Nei polipi, il sistema nervoso si presenta come una rete senza organizzazione strutturata.

Indice

  1. Struttura del corpo degli cnidari
  2. Funzioni delle cellule esterne

Struttura del corpo degli cnidari

Il corpo degli cnidari è composto da due strati sottili cellulari, uno strato esterno, conosciuto come "epiderma" e uno strato interno, che viene comunemente denominato "gastroderma". Quest'ultimo strato riveste la cavità interna degli cnidari. In mezzo a questi due fondamentali strati è presente una sostanza gelatinosa non cellulare, conosciuta come mesoglea, di spessore variabile, che forma l’impalcatura elastica del corpo e che favorisce in gran modo il galleggiamento dell’animale. È proprio questo strato che conferisce alla medusa un aspetto così gelatinoso.

Funzioni delle cellule esterne

Sullo strato esterno del corpo ci sono numerose e diverse cellule:

• Le cellule muscolari, che si contraggono e garantiscono il movimento. Quindi, le meduse si muovono grazie alle contrazioni ritmiche dell’ombrella, che provocano il loro spostamento nell’acqua.

• Le cellule nervose, che trasmettono degli stimoli. Nelle meduse, troviamo una sorta di organizzazione, anche se piuttosto scarsa, e qui, in poche parole, il loro sistema nervoso crea degli impulsi contrattili, che vengono successivamente trasmessi alle cellule epiteliali del rivestimento. Si creano così quelle che sono le continue pulsazioni dell’ombrella, mentre nei polipi il sistema nervoso è a rete, senza alcun tipo di organizzazione.

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