Concetti Chiave
- Il legno della radice è caratterizzato da una maggiore presenza di vasi e un minor numero di fibre rispetto al fusto.
- Le radici presentano raggi midollari più larghi e cerchie annuali meno visibili rispetto al fusto.
- La radice ha un'apice meristematico regolare senza bozze fogliari, protetto da una cuffia, a differenza del fusto.
- Le radici mostrano una disposizione regolare dei tessuti conduttori e una presenza di endodermide, non presente nel fusto.
- Le radici laterali hanno un'origine endogena, mentre i rami laterali del fusto hanno un'origine esogena.
Elementi tipici della radice
Di seguito verrà riportato un riassunto di elementi utili per riconoscere una radice in struttura secondaria da un fusto in struttura secondaria. Gli elementi tipici della radice sono:
1 - il legno è più ricco di vasi e più povero di fibre;
2 - il diametro dei vasi è maggiore;
3 - i raggi midollari sono più larghi;
4 – le cerchie annuali sono meno visibili;
5 - Minor lignificazione;
6 - parenchimi più abbondanti;
7 - tessuti di sostegno più scarsi.
Differenze anatomiche tra radice e fusto
Le differenze anatomiche tra radice e fusto, basandosi sulle caratteristiche della radice, sono:
1. Regolarità apice meristematico (mancano bozze fogliari e primordi
dei rami)
2. Presenza di cuffia a protezione dell’apice (nel fusto bozze fogliari)
3. Protoxilema esarco (nel fusto è endarco)
4. Rizoderma (epidermide)
5. Presenza di endodermide (nel fusto assente)
6. Disposizione regolare dei tessuti conduttori (nel fusto disposizione diversa in nodi e internodi)
7. Actinostele, solo in alcuni casi eustele (nel fusto eustele, atactostele o altro)
8. Origine endogena delle radici laterali (nel fusto origine esogena
dei rami laterali).
In ogi caso è sempre utile non soffermarsi su un solo aspetto prima di stabilire di quale tipologia di struttura si tratta: in natura si trovano numerosissime eccezioni, di conseguenza è bene valutare più parametri.