Concetti Chiave
- Gli organi maggiormente colpiti dalla coagulazione intravascolare disseminata (CID) sono il rene, il cervello e l'apparato respiratorio, con sintomi variabili a seconda dell'organo interessato.
- La CID provoca sintomi come dispnea e tachipnea quando colpisce il sistema respiratorio, mentre danni cerebrali si manifestano con alterazioni comportamentali.
- Pallore delle mucose, ittero ed emoglobinuria sono segni distintivi della CID, indicativi di anemia e accumulo di bilirubina.
- L'ingrossamento dei linfonodi e della milza è una conseguenza dell'infiammazione e del sequestro di globuli rossi causati dalla CID.
- La sierologia è utile per diagnosticare forme subacute o croniche di CID e per studi epidemiologici sulla diffusione di babesia nei cani.
Indice
Organi colpiti dalla Cid
Gli organi colpiti maggiormente dalla Cid sono il rene e il cervello se non si ha ossigenazione nel cervello, si hanno dei danni gravi (però quando si ha un danno al cervello non si vede il danno di per sé, ma si vedono delle reazioni nel comportamento, per esempio, la persona rallentata nei movimenti; poi a volte si prova anche dolore perché c’è infiammazione).
Sintomi respiratori della Cid
Inoltre, un altro posto, che può essere attaccato dalla Cid, è l'apparato respiratorio. Esso è molto vascolarizzato, perché lì avvengono gli scambi respiratori. Se ci fosse coagulazione intravasale disseminata nei polmoni, ci si accorgerebbe subito! Perché si avrà dispnea, cioè difficoltà a respirare, e tachipnea, perché non riuscendo a respirare, l'organismo, per compensare, cerca di aumentare la frequenza.
Quindi, si avranno dei quadri estremamente polimorfi a seconda di qual è l'organo che è più colpito dalla Cid. Tendenzialmente dispnea e tachipnea si vedono di più a livello del sistema nervoso centrale, perché il soggetto è semi-paralitico, incordonato e una serie di altre condizioni ben evidenti, proprio perché parte del sistema nervoso centrale non funziona più.
Diagnosi e sintomi clinici
A livello di diagnosi bisogna andare a cercare quelli che sono i sintomi clinici; il quadro va da iperacuto, vuol dire che il cane che alla sera corre e sta bene, al mattino sembra morto (una cosa di pochissime ore), a segni quasi cronici, cioè prolungati nel tempo.
È chiaro che tutto questo avrà, anche, dei quadri diversi oltre a questi appena citati. Si possono avere, per esempio, pallore delle mucose ma in questo caso si deve aver già avuto anemia, quindi, un grande sequestro di sangue. Si può avere l’ittero, che si verifica nelle forme subacute o croniche; ci va comunque del tempo, per far si che accumuli la bilirubina in circolo e si vada poi a depositare a livello dei tessuti.
Una cosa che invece si vede subito, è l'emoglobinuria, cioè la famosissima urina color Coca Cola: si ha una così forte lisi dei globuli rossi, che i reni non riescono a trattenere l'emoglobina, la quale, quindi, viene eliminata con l'urina che assume perciò una colorazione scura.
Tutto ciò crea infiammazione, quindi, si avrà anche ingrossamento dei linfonodi e, a causa di questo sequestro marcato dei globuli rossi, si verifica l'ingrossamento della milza è la cosa più importante.
Sierologia e vaccini
La sierologia la si utilizza per le forme subacute o croniche, oppure, se si vuole fare un'inchiesta epidemiologica, per esempio, per sapere quanti cani sono venuti a contatto con babesia. Il Prof afferma che bisogna sempre riflettere su alcuni aspetti, la nostra medicina è avanti anni luce rispetto la medicina umana, perché ormai sono quasi trent'anni che è stato prodotto il vaccino per babesia, anche se, in realtà, ormai non è quasi più in commercio; infatti, pochissimi lo usano in Italia; In Francia lo si usa un po’ di più. Questo perché, tale vaccino, ha efficacia non molto elevata.
L'anno scorso è stato ufficialmente autorizzato un vaccino per malaria, che quindi è di impiego routinario nei paesi del terzo mondo, dove malaria è presente. L'efficacia di questo vaccino è del 30%, Quindi non molto elevata!
Domande da interrogazione
- Quali sono gli organi maggiormente colpiti dalla coagulazione intravascolare disseminata (CID)?
- Come si manifestano i danni al cervello causati dalla CID?
- Quali sono i sintomi clinici della CID e come varia il quadro della malattia?
- Come si utilizza la sierologia nel contesto della CID?
- Qual è l'efficacia del vaccino per babesia e come si confronta con quello per la malaria?
Gli organi più colpiti dalla CID sono il rene e il cervello, seguiti dall'apparato respiratorio, che risente di sintomi come dispnea e tachipnea a causa della sua elevata vascolarizzazione.
I danni al cervello non si vedono direttamente ma si manifestano con reazioni nel comportamento, come rallentamento nei movimenti, e possono essere accompagnati da dolore a causa dell'infiammazione.
I sintomi clinici variano da iperacuti, con cambiamenti drastici in poche ore, a segni quasi cronici, prolungati nel tempo. Si possono osservare anche pallore delle mucose, ittero, emoglobinuria, ingrossamento dei linfonodi e della milza.
La sierologia viene utilizzata per le forme subacute o croniche della malattia o per condurre inchieste epidemiologiche, ad esempio, per determinare il numero di cani venuti a contatto con babesia.
Il vaccino per babesia, utilizzato meno frequentemente in Italia rispetto alla Francia, ha un'efficacia non molto elevata. Al contrario, l'anno scorso è stato autorizzato un vaccino per la malaria con un'efficacia del 30%, utilizzato nei paesi del terzo mondo dove la malaria è presente.