carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La fermentazione della cellulosa nei ruminanti produce acido acetico e metano, influenzando l'impatto ambientale.
  • La scelta tra alimenti fibrosi e razioni concentrate influisce sulla produzione di metano e sull'approvvigionamento energetico.
  • La fermentazione propionica dell'amido non produce metano, a differenza della fermentazione acetica della cellulosa.
  • Il numero di vacche e la loro produzione di latte incidono sui costi di mantenimento e sull'impatto ambientale.
  • Gli acidi grassi volatili e insaturi sono fondamentali per la crescita batterica nel rumine e per arricchire il latte.

Indice

  1. Produzione di acido acetico e metano
  2. Scelte alimentari per le bovine
  3. Impatto ambientale delle razioni
  4. Acidi grassi volatili e loro importanza
  5. Acidi grassi insaturi e loro ruolo

Produzione di acido acetico e metano

L’acido acetico viene prodotto nel rumine per fermentazione della cellulosa.

La fermentazione della cellulosa per via acetica produce grandi quantità di un altro sottoprodotto che è il metano.

Questo vuol dire che se si alimenta una bovina con molte fibre aumenta l’impatto ambientale di questa rispetto all’approvvigionamento di energia.

Scelte alimentari per le bovine

Bisogna quindi fare una decisione:

1) nutrire la bovina con alimenti molto fibrosi e quindi scadenti, distanti dalla nostra nicchia trofica e dalla nicchia trofica per esempio dei suini

2) dare delle razioni più concentrate

L’amido non dà una fermentazione acetica ma propionica, la quale non comporta la produzione di metano.

Se bisogna produrre 100 Kg di latte si hanno diverse possibilità:

1) Utilizzare due vacche che producono ciascuna 50 Kg di latte al giorno

2) Utilizzare 10 vacche che producono 10 Kg di latte al giorno

Impatto ambientale delle razioni

Nel primo caso pago due fabbisogni di mantenimento, nel secondo caso ne pago dieci.

Nel primo caso le razioni sono molto concentrate per cui si produce meno metano perché le razioni sono basate più sull’amido che sulla cellulosa, nel secondo caso ne produco di più. Questo non significa che la prima strada sia la migliore. Anche nutrire una mucca tramite il pascolo e nutrirne una con del mangime ha impatti ambientali diversi (nel secondo caso maggiori).

Acidi grassi volatili e loro importanza

Gli acidi grassi volatili che si formano sono l’acetico, propionico e butirrico.

Ci sono alcuni animali che per via del loro metabolismo beneficiano di grandi quantità di corpi chetonici e di acidi grassi a catena media (intorno a 10 atomi di carbonio). L’acido valerianico presenta 5 atomi di carbonio ed è importante per la crescita dei batteri nel rumine.

L’acido butirrico presenta 10 atomi di carbonio e deve il suo nome al burro. Questo acido nonostante sia saturo è talmente corto che a temperatura ambiente è solido ma appena lo si mette nella mano si scioglie. Una parte del sapore dei formaggi dei piccoli ruminanti è dovuto agli acidi grassi. Gli acidi grassi insaturi sono molto importanti.

Acidi grassi insaturi e loro ruolo

Per definire qual è la posizione del doppio legame si parte dal Ch3 terminale o carbonio omega. Omega-9 vuol dire che se partiamo dal Ch3 ci sono ancora 8 Ch2 e poi c’è il doppio legame. L’acido eicosapentanoico viene rivestito in capsule per far si che questo non venga subito degradato nel rumine ma riesca a superarlo fino ad arrivare a livello dell’abomaso dove il ph è più basso. Una volta arrivato a questo livello può essere assorbito e può andare ad arricchire il latte.

Altrimenti si possono mangiare direttamente delle capsule gastroresistenti. Nella nostra dieta l’acido arachidonico (che presenta 4 legami) è molto presente. Lo si ritrova in molti oli di semi come l’olio di girasole, l’olio di lino, l’olio di arachidi, l’olio di sesamo, di soia, di mais e di colza, che contiene l’acido rucico il quale in grandi quantità non è benefico (lo si usa tendenzialmente per friggere).

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'impatto ambientale della fermentazione della cellulosa nei ruminanti?
  2. La fermentazione della cellulosa nei ruminanti produce acido acetico e metano, quest'ultimo essendo un sottoprodotto che aumenta l'impatto ambientale, specialmente se gli animali sono alimentati con diete ricche di fibre.

  3. Quali sono le alternative per ridurre la produzione di metano nella dieta dei ruminanti?
  4. Un'alternativa per ridurre la produzione di metano è nutrire i ruminanti con razioni più concentrate basate sull'amido anziché sulla cellulosa, poiché l'amido porta a una fermentazione propionica che non comporta la produzione di metano.

  5. Come influisce il numero di vacche e la loro produzione di latte sull'impatto ambientale e sui costi di mantenimento?
  6. Utilizzare meno vacche con una produzione di latte più alta per ciascuna riduce il numero di fabbisogni di mantenimento e la produzione di metano rispetto a molte vacche con una produzione minore, influenzando positivamente sia l'impatto ambientale sia i costi.

  7. Qual è l'importanza degli acidi grassi volatili e insaturi nella dieta dei ruminanti?
  8. Gli acidi grassi volatili come l'acetico, propionico e butirrico sono importanti per la crescita dei batteri nel rumine e per il metabolismo degli animali. Gli acidi grassi insaturi, identificati dalla posizione del doppio legame, sono cruciali per arricchire il latte e per la salute degli animali.

Domande e risposte

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