carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • L'aumento dell'età degli animali è direttamente correlato al rischio di ingestione di oocisti, aumentando le probabilità con il passare del tempo.
  • La presenza di cani nelle aree di alimentazione aumenta il rischio infettivo, poiché possono diffondere oocisti che i bovini possono ingerire.
  • I gatti svolgono un ruolo positivo riducendo i micromammiferi, limitando così indirettamente la diffusione di Neospora da parte dei cani.
  • La gestione dell'alimentazione e dell'acqua è cruciale: evitare foraggio a terra e stagni può prevenire l'ingestione di oocisti da parte dei bovini.
  • Le razze da latte sono più a rischio di aborto; l'incrocio con razze da carne può ridurre questo rischio grazie a una diversa produzione di prostaglandine.

Indice

  1. Correlazione con l'età e ospiti definitivi
  2. Ruolo dei gatti e ospiti intermedi
  3. Fattori di rischio e prevenzione
  4. Strategie per ridurre il rischio di aborto

Correlazione con l'età e ospiti definitivi

Innanzitutto, c’è una correlazione diretta con l’aumento dell’età: più l’animale vive è maggiori sono le probabilità di ingerire oocisti.

C’è una correlazione diretta con la presenza di ospiti definitivi, quindi di cani, soprattutto quando questi frequentano le corsie di alimentazione. Qui potrebbero defecare, le oocisti potrebbero sporulare e i bovini potrebbero ingerire Neospora. Per risolvere il problema è necessario NON far accedere i cani alle corsie di alimentazione e ai silos.

Ruolo dei gatti e ospiti intermedi

C’è una correlazione inversa con presenza di gatti. Questo perché neospora è presente nei micromamifferi: se ci sono più gatti ci saranno meno micromammiferi e meno predazione dei mircromammiferi da parte dei cani. I gatti se mangiano un micromammifero infetto Non infestano e tolgono Neospora dall’ambiente, perché si comportano da ospiti intermedi, ma non eliminano le oocisti e quindi non contaminano l’ambiente.

Fattori di rischio e prevenzione

È necessario eliminare la presenza di conigli, polli e anatre, che sono altri ospiti intermedi. Se ci sono oocisti è facile che vengano in contatto con queste becchettando o mangiando l’erba; quando questi animali, infetti, vengono macellati per uso familiare, si è soliti lasciare i visceri ai cani e se ciò accade i cani si infettano ed eliminano oocisti, aumentando il rischio per i bovini.

Fattori di rischio sono:

- Mettere il foraggio a terra è possibile che a terra vi siano oocisti e che quindi l’animale le assuma

- Usare stagni per abbeverare nel caso di piogge l’acqua scorre e se scorrendo sul percorso incontra delle oocisti queste vengono portate nello stagno e a quel punto l’animale le ingerisce

- Miscelare il colostro tra i diversi animali se una vacca è positiva, i tachizoiti saranno anche nel colostro; quindi, un vitello nato da una madre negativa se assume colostro di altre vacche infette può infettarsi

- Stagionalità delle gravidanze e dei parti il periodo favorevole per la trasmissione orizzontale (dall’ospite definitivo con le oocisti) di neospora è la primavera, per il clima molto favorevole

- Densità degli animali e dimensioni della mandria più è grande, più la trasmissione è favorevole. Questo è dovuto ad un effetto collaterale: avere molti animali diversi causa una trasmissione più facile.

- Razza le razze da latte tendenzialmente sono più deboli e quindi più facilmente presentano il rischio di aborto rispetto alle razze da carne.

Strategie per ridurre il rischio di aborto

Per migliorare il problema da razza si possono utilizzare semi di razze da carne nelle vacche da latte che abortiscono e così si riduce il rischio di aborto.

È un discorso legato alla produzione di prostaglandine che favoriscono o meno la sopravvivenza del feto: nelle razze da carne si ha una maggiore produzione di prostaglandine e incrociando vacche da carne con vacche da latte la parte fetale, non la placenta, è diversa e si riduce un minimo il rischio di aborto.

Di questo incrocio poi non se ne fa più nulla: gli animali che nascono saranno utilizzati per

creare vitelli a carne bianca; l’obiettivo è che la vacca da latte non abortisca.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la correlazione tra l'età degli animali e il rischio di ingerire oocisti?
  2. C'è una correlazione diretta tra l'aumento dell'età degli animali e il rischio di ingerire oocisti, poiché più l'animale vive, maggiori sono le probabilità che ciò accada.

  3. Come può la presenza di cani influenzare il rischio infettivo nei bovini?
  4. La presenza di cani, soprattutto se frequentano le corsie di alimentazione, può aumentare il rischio infettivo nei bovini poiché possono defecare, lasciando oocisti che, una volta sporulate, possono essere ingerite dai bovini.

  5. Perché la presenza di gatti può avere un effetto positivo nel controllo di Neospora?
  6. La presenza di gatti può ridurre il numero di micromammiferi, che sono ospiti intermedi di Neospora, diminuendo così la predazione di questi ultimi da parte dei cani e riducendo indirettamente il rischio di contaminazione ambientale.

  7. Quali misure possono essere adottate per ridurre il rischio di trasmissione di Neospora nei bovini?
  8. Per ridurre il rischio di trasmissione di Neospora, è necessario evitare che i cani accedano alle corsie di alimentazione e ai silos, eliminare la presenza di conigli, polli e anatre, non mettere il foraggio a terra, non usare stagni per abbeverare e non miscelare il colostro tra diversi animali.

Domande e risposte