Concetti Chiave
- I coccidi sono parassiti altamente specializzati, specie-specifici e cellula-specifici, appartenenti alla famiglia Eimeriidae.
- Generi principali: Eimeria, che infetta ruminanti, cavalli e suini, e Isospora, che infetta carnivori e suini.
- Durante la sporulazione, Eimeria produce quattro sporocisti con due sporozoiti ciascuna, mentre Isospora produce due sporocisti con quattro sporozoiti ciascuna.
- Le oocisti necessitano di umidità, ossigeno e un intervallo di temperatura specifico per la sopravvivenza e la sporulazione nell'ambiente esterno.
- Estremamente resistenti ai disinfettanti standard, le oocisti possono rimanere infettanti per mesi o più di un anno.
Sono i più semplici e allo stesso tempo i più complicati. Sono più semplici per quanto riguarda il proprio ciclo vitale, ma più complicati perché per arrivare a questo livello devono essere iperspecializzati (sono specie-specifici, cellula-specifici).
Indice
Famiglie e generi dei parassiti
Appartengono alla famiglia Eimeriidae ed ai generi Eimeria (parassita ruminanti, cavallo e suino) e Isospora (parassita carnivori e suino).
Quando l’oociste viene liberato contiene un’unica massa sinciziale indifferenziata, dalla quale si producono, nel processo di sporulazione:
- in Eimeria, quattro membrane più piccole (sporocisti) con all’interno due sporozoiti (= forme infettanti) ciascuna. Il raggruppamento a coppie non ha un significato particolare, tuttavia l’obbiettivo è quello di creare, oltre alla protezione esterna, un’ulteriore capsula protettiva. Quando l’oociste viene ingerita le varie membrane si rompono e gli sporozoiti possono infestare le cellule dell’ospite.
- In Isospora, due sporocisti contenenti quattro sporozoiti ciascuna.
Sopravvivenza delle oocisti
La sporulazione (sporogonia), questo complesso processo, avviene normalmente all’esterno dell’ospite, per cui le oocisti sono infettanti solo dopo un certo periodo di tempo dall’emissione.
Per trasformarsi da una massa unica a 8 sporozoiti è necessaria energia, che viene ricavata da nutrimento (contenuto già all’interno dell’oociste), e di ossigeno (preso necessariamente dall’ambiente); per far entrare l’ossigeno sono presenti dei pori. Le oocisti per sopravvivere nell’ambiente hanno bisogno anche di umidità (altrimenti si seccano e muoiono per disidratazione) e di un range di temperatura che non sia né troppo calda (porta a disidratazione) né troppo fredda, in quanto rallenterebbe il metabolismo.
Resistenza delle oocisti
I pori, per limitare l’evaporazione e la disidratazione, si chiudono per denaturazione e coartazione delle proteine della parete esterna. Anche per questo motivo, le oocisti risultano essere particolarmente resistenti ai disinfettanti. Sarà quindi necessaria una tipologia di disinfettanti più forte (non sono sufficienti quelli normalmente utilizzati, ad esempio, per virus e batteri e che denaturano le proteine, se queste lo sono già). Le oocisti sono così resistenti che in alcune specie possono mantenersi infettanti per alcuni mesi o addirittura periodi superiori all’anno.
Invasione e replicazione
Le oocisti liberano gli sporozoiti una volta ingerite (alcune specie presentano un tappo sull’involucro che salta in seguito ad ingestione). L’ambiente riducente dell’intestino (per presenza delle proteasi, della bile) rompe l’oocisti e consente la fuoriuscita delle sporocisti e degli sporozoiti. Lo sporozoite invade la sede di replicazione e la scelta delle cellule da parassitare (generalmente enterociti, cellule endoteliali o cellule dei dotti biliari) e della loro localizzazione a livello del tratto intestinale dipende dalla specie interessata. Generalmente parassitano le cellule intestinali, ma nel coniglio una specie si replica a livello dei dotti biliari, mentre nell’oca si replica nell’epitelio dei tubuli renali. Si tratta quindi di specie parassite altamente specializzate.
Domande da interrogazione
- A quale famiglia appartengono i coccidi?
- Quante membrane si formano durante il processo di sporulazione in Eimeria?
- Cosa determina la localizzazione dei coccidi nel tratto intestinale dell'ospite?
- Per quanto tempo le oocisti possono rimanere infettanti nell'ambiente?
I coccidi appartengono alla famiglia Eimeriidae.
Durante il processo di sporulazione in Eimeria si formano quattro membrane più piccole chiamate sporocisti.
La localizzazione dei coccidi nel tratto intestinale dell'ospite dipende dalla specie interessata.
Le oocisti possono rimanere infettanti nell'ambiente per alcuni mesi o addirittura periodi superiori all'anno.