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Indice

  1. Duplicazione del DNA
  2. L’entrata in scena dell’Elicasi, la spezza-legami
  3. Il mago Primasi e i segnali d’inizio
  4. DNA Polimerasi, il grande architetto
  5. Ligasi, la sarta della doppia elica
  6. Controllori e correttori: la sicurezza prima di tutto
  7. La nascita delle due eliche gemelle

Duplicazione del DNA

Tanto, tanto tempo fa — anzi, proprio in questo stesso istante, in ogni angolo del tuo corpo — esisteva un regno minuscolo, invisibile agli occhi ma straordinario: la Cellula. Al centro di questo regno, in una torre nascosta chiamata Nucleo, si trovava il castello più importante del mondo: il DNA.
Questo castello non era fatto di pietre né di mattoni, ma di una lunghissima scala a chiocciola, composta da due nastri gemelli strettamente avvolti l’uno all’altro. Era lì che si conservavano tutti i segreti della vita: le istruzioni per costruire ogni parte di un essere vivente, dalla punta delle dita fino ai pensieri più sottili.
Il DNA era scritto in un alfabeto speciale, formato da sole quattro lettere: Adenina, Timina, Citosina e Guanina. Ogni lettera sapeva chi doveva amare: l’Adenina si legava solo alla Timina, la Citosina solo alla Guanina. Quelle lettere, unite a coppie, formavano le parole e le frasi che raccontavano come fare tutto, dal colore degli occhi alla forma del cuore.
Un giorno, nel regno della Cellula, arrivò una notizia solenne: stava per nascere una nuova cellula sorella. Ma per poter crescere e vivere, questa nuova cellula aveva bisogno anch’essa del libro della vita. Il DNA doveva dunque compiere un’impresa antica e magica: duplicarsi.

L’entrata in scena dell’Elicasi, la spezza-legami

Quando arrivò il momento, la prima a farsi avanti fu una potente e coraggiosa creatura: l’Elicasi. Con forza e precisione, iniziò a scivolare lungo la doppia elica del DNA e a spezzare i legami che univano le lettere. La scala cominciò ad aprirsi in due rami separati, creando una struttura a forma di Y, che tutti nel regno chiamavano la forcella di replicazione.

Il mago Primasi e i segnali d’inizio

Ma per costruire qualcosa di grande, serve sempre una guida. Così, subito dopo l’Elicasi, entrò in scena il mago Primasi. Con un tocco leggero, depose piccoli frammenti chiamati primer su ciascun filamento separato del DNA. Questi primer erano come segnali stradali: indicavano dove i nuovi fili dovevano cominciare a essere costruiti.

DNA Polimerasi, il grande architetto

E finalmente giunse il più abile e instancabile degli artigiani: il DNA Polimerasi. Era lui il vero copista del regno. Seguendo le tracce lasciate dal Primasi, iniziò ad aggiungere nuove lettere, una dopo l’altra, rispettando le regole dell’amore genetico: dove c’era un’Adenina, lui posava una Timina; dove c’era una Citosina, portava una Guanina.
Sul filamento guida, quello orientato nella direzione giusta, il lavoro procedeva spedito. Ma sul filamento lento, che andava nella direzione opposta, il DNA Polimerasi incontrava qualche difficoltà: doveva lavorare a pezzi, costruendo piccoli tratti separati chiamati frammenti di Okazaki.

Ligasi, la sarta della doppia elica

Per unire quei frammenti con eleganza e precisione, fu chiamata Ligasi, la sarta del DNA. Con ago e filo invisibile, cucì insieme tutti i pezzetti del filamento lento, saldandoli con grazia fino a formare un unico nastro continuo.

Controllori e correttori: la sicurezza prima di tutto

Nel regno della Cellula nessuno era lasciato solo. Durante tutto il processo, piccole sentinelle molecolari controllavano ogni lettera appena aggiunta, pronte a correggere gli errori. Perché duplicare il DNA era un’arte, ma anche una responsabilità: un solo errore avrebbe potuto cambiare il destino della nuova cellula.

La nascita delle due eliche gemelle

Quando tutto fu terminato, il castello del DNA non era più uno solo: ora ce n’erano due, identici, pronti a essere donati a due cellule figlie. Ognuna di esse avrebbe ricevuto in eredità il libro completo della vita, pronto per essere letto, interpretato e vissuto.
E così, in silenzio, come accade da miliardi di anni, la duplicazione si compì. Nessuno nel mondo la vide, eppure in ogni istante, in ogni essere vivente, quella meravigliosa fiaba molecolare continua a riscriversi, sempre uguale e sempre nuova.

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