Concetti Chiave
- La sopravvivenza dei condrociti nella cartilagine è garantita dalla permeabilità della matrice cartilaginea, che permette la diffusione di nutrienti e molecole di segnale.
- La matrice extracellulare della cartilagine ialina è composta principalmente da collagene di tipo II e aggregati di proteoglicani e glicoproteine.
- Il collagene di tipo II costituisce circa l'80% del collagene totale nella cartilagine ialina e contribuisce alla sua consistenza solida.
- A differenza del collagene di tipo I, il collagene di tipo II forma una rete delicata ma stabile, conferendo alla cartilagine una struttura solida e autonoma.
- La specifica organizzazione della matrice cartilaginea permette alla cartilagine di mantenere la sua forma e funzionalità nonostante l'assenza di vasi sanguigni.
Sopravvivenza dei condrociti
Come sopravvivono le cellule nelle lacune e da cosa dipendono le proprietà meccaniche della cartilagine ialina? Per giustificare la sopravvivenza dei condrociti c’è una sola possibilità: pur essendo solida e avascolare, la matrice cartilaginea deve essere permeabile, deve cioè consentire la diffusione di nutrienti, dei prodotti del metabolismo e di molecole di segnale in grado sufficiente da garantire la sopravvivenza delle singole cellule e le comunicazioni reciproche.
Composizione della matrice cartilaginea
Ma come si realizza questa singolare proprietà? Come spiegato nella lezione introduttiva ai tessuti connettivi, la matrice extracellulare consiste di due componenti: fibre proteiche e la sostanza fondamentale amorfa.
La matrice della cartilagine ialina non fa eccezione, contendo prevalentemente collagene di tipo II (fibra proteica) e aggregati di proteoglicani e glicoproteine (sostanza fondamentale). Il collagene di tipo II costituisce circa l’80% di tutto il collagene della cartilagine ialina e insieme a piccole quantità di altri tipi di collagene rappresenta il vero segreto della consistenza della cartilagine ialina. A differenza del collagene di tipo I che si organizza in fasci, il collagene di tipo II forma una rete delicata ma stabile. Questa organizzazione giustifica la proprietà della cartilagine di essere dotata di una forma propria, di essere un oggetto solido.