Concetti Chiave
- L'immunizzazione di animali per ottenere sieri policlonali è fondamentale in ricerca e diagnostica, poiché il sistema immunitario riconosce vari epitopi con affinità diverse.
- Gli anticorpi monoclonali, derivati da singoli cloni di linfociti B, richiedono un processo complesso che coinvolge azioni in vitro e in vivo.
- La tecnica di Köhler e Milstein del 1975 permette di produrre anticorpi monoclonali fondendo linfociti B con cellule di mieloma, creando ibridi specializzati.
- La presentazione di antigeni prevede tre fasi cruciali: cattura, processamento e presentazione, che attivano i linfociti T grazie alle APC.
- Le cellule presentanti l'antigene professioniste, come cellule dendritiche, macrofagi e linfociti B, sono essenziali per il riconoscimento degli antigeni da parte dei linfociti T.
Ottenimento di anticorpi contro un antigene di interesse
L’ottenimento di anticorpi contro antigeni di interesse è molto importante in ricerca e in diagnostica. Si può effettuare attraverso l’immunizzazione di animali contro un certo tipo di antigene, ottenendo sieri policlonali, in quanto il sistema immunitario dell’animale riconoscerà tanti epitopi diversi, con maggiore o minore affinità. Gli anticorpi policlonali derivano da cloni differenti di linfociti B, e riconosceranno epitopi diversi. Da tali sieri policlonali si può arrivare a produrre anticorpi monoclonali derivanti da singoli cloni, processo complesso che implica azioni in vitro e in vivo.Per ottenere sieri policlonali si possono utilizzare anche antigeni di sintesi (ad esempio complesso aptene – carrier). Dopo di che si effettua l’immunizzazione nell’animale, come un coniglio; a questo punto si preleva dal sangue dei conigli il siero, che sarà policlonale. Poi attraverso ELISA si possono caratterizzare i singoli anticorpi che vengono infine purificati ad esempio tramite precipitazione.
Tuttavia, nel 1975 è stata elaborata da Köhler e Milstein un’ulteriore tecnica per la generazione di anticorpi monoclonali: si ipotizzi di voler produrre anticorpi contro l’antigene X. Si immunizza un animale (in questo caso un topo) e si verifica la presenza di anticorpi contro l’antigene X; appurato ciò, viene prelevata la milza del topo e vengono isolati i linfociti B in essa presenti, i quali vengono fusi con cellule di mieloma, caratterizzate dall’avere un difetto genetico, per cui sono knock out per il gene che codifica per la timidina chinasi (TK-) o ipoxantina-guanina fosforibosiltransferasi (HGPRT-), due enzimi molto importanti nella biosintesi degli acidi nucleici.
La presentazione dell’antigene è un processo che comprende tre fasi:
1. Cattura dell’antigene
2. Processamento dell’antigene
3. Presentazione dell’antigene
È un meccanismo che determina l’attivazione dei linfociti T attraverso l’azione di cellule accessorie del sistema immunitario innato, le cosiddette cellule presentanti l’antigene professioniste, APC.
Le APC professioniste sono:
• cellule dendritiche
• macrofagi
• linfociti B.
Le cellule dendritiche attivate migrano verso gli organi linfoidi secondari dove, una volta processato l’antigene, ne presentano una parte ai linfociti T e questa piccola parte, negli antigeni proteici, sarà un peptide associato alle molecole MHC. Nel caso in cui l’antigene sia solubile, viene drenato attraverso i fluidi organici del tessuto nel dotto linfatico o nel circolo ematico, tramite il quale giunge alla milza dove viene riconosciuto dalle APC.
Domande da interrogazione
- Qual è il processo per ottenere anticorpi policlonali?
- Come si producono gli anticorpi monoclonali secondo la tecnica di Köhler e Milstein?
- Quali sono le cellule presentanti l'antigene professioniste e il loro ruolo?
Gli anticorpi policlonali si ottengono immunizzando un animale con un antigene, prelevando il siero dal sangue, e caratterizzando gli anticorpi tramite ELISA.
Si immunizza un topo, si preleva la milza per isolare i linfociti B, che vengono fusi con cellule di mieloma per produrre anticorpi monoclonali.
Le APC professioniste includono cellule dendritiche, macrofagi e linfociti B, e attivano i linfociti T presentando loro gli antigeni processati.