Concetti Chiave
- Le cellule animali e vegetali sono troppo piccole per essere viste senza un microscopio, scoperto nel 1600 grazie al miglioramento del microscopio ottico.
- Il microscopio ottico utilizza un sistema di lenti per ingrandire le immagini di centinaia di volte, permettendo l'osservazione dettagliata delle cellule.
- Il potere di risoluzione di un microscopio indica la minima distanza tra due punti vicini che possono essere distinti.
- I microscopi si suddividono principalmente in ottici ed elettronici, con i secondi divisi ulteriormente in a trasmissione e a scansione.
- Il microscopio elettronico a trasmissione usa un fascio di elettroni, mentre quello a scansione offre immagini tridimensionali dei contorni del campione.
Le cellule sia animali, sia vegetali sono di dimensioni molto piccole, non osservabili ad occhio nudo; vi è quindi la necessità di utilizzare uno strumento di ingrandimento quale è il microscopio.
Scoperta delle cellule
Le cellule vennero scoperte intorno al 1600 con il miglioramento e perfezionamento del microscopio ottico che ne permise l’osservazione, attraverso un sistema di lenti il microscopio ottico ingrandiva l’immagine di centinaia di volte.
Le caratteristiche principali di un microscopio sono l’ingrandimento e il potere di risoluzione.
Ingrandimento: esprime quante volte l’immagine è stata ingrandita rispetto all’immagine reale; Es.
1000x “mille per”.
Potere di risoluzione: rappresenta la minima distanza osservabile tra due punti vicini dell’immagine ingrandita.
Tipi di microscopi
I principali microscopi si dividono in microscopi ottici e microscopi elettronici:
Microscopio ottico: è formato da un sostegno con un piede che poggia sulla superficie dove esso è posto, da un tubo che contiene il sistema di lenti che permette l’ingrandimento dell’immagine, e da un sistema di illuminazione che permette un’osservazione ottimale. L’oggetto da osservare viene posto su un vetrino che viene posto in corrispondenza dell’obbiettivo del microscopio.
Microscopio elettronico
Microscopio elettronico: di questo tipo di microscopio ne esistono due varianti, a trasmissione e a scansione;
Quello a trasmissione utilizza un fascio di elettroni che colpiscono il campione ed in base alla propria trasparenza l’attraversano in misura maggiore o minore.
Quello a scansione utilizza gli elettroni emessi dal campione che fornisce un’immagine dei contorni del campione con una resa tridimensionale.