Concetti Chiave
- I metodi di studio delle cellule utilizzano coloranti per evidenziare organuli e strutture cellulari trasparenti e incolori.
- La preparazione dei tessuti per la microscopia include fissazione, inclusione e sezionamento, essenziali per stabilizzare e preservare le strutture cellulari.
- La fissazione rende le cellule permeabili ai coloranti e stabilizza le macromolecole, evitando alterazioni o degenerazioni delle strutture.
- I tessuti vengono inclusi in materiali come paraffina o resina e sezionati in strati sottili, poi colorati per rendere visibili gli organuli.
- Le colorazioni istologiche utilizzano coloranti acidi e basici per distinguere diverse componenti cellulari, come nuclei e citoplasma.
Indice
Preparazione dei tessuti per la colorazione
Gli organuli e le strutture cellulari ,trasparenti e incolori evidenziati mediante l’uso di coloranti che esibiscono affinità per le componenti cellulari.
Prima della colorazione i tessuti vengono sottoposti ad altri trattamenti, quali la fissazione, l’inclusione e il sezionamento.
Processo di fissazione e inclusione
Mediante fissazione le cellule vengono rese permeabili ai coloranti, mentre le macromolecole cellulari vengono stabilizzate,e ciò preserva le strutture,che così non si alterano né degenerano.
I fissativi utilizzati in microscopia ottica sono l’acido acetico, l’alcool, la formaldeide; nella M.E. vengono usati glutaraldeide, paraformaldeide e tetrossido di osmio.
Dopo la fissazione si effettua l’inclusione del tessuto in un veicolo che indurisce e forma un blocco solido, atto al sezionamento. Per l’inclusione si usano in genere paraffina, resina plastica, cera liquida.
Tecniche di sezionamento e colorazione
I tessuti vengono quindi sezionati in strati sottili. dello spessore variabile da 1 a 10 um,mediante l’uso di microtomi che utilizzano lame affilate .
Le sezioni del tessuto vengono disposte su vetrini porta oggetto e sottoposte a colorazioni, che permettono la visibilità degli organuli e delle strutture.
In alcune applicazioni i tessuti non vengono inclusi, ma schiacciati o strisciati, come avviene per le colture batteriche o i campioni di sangue.
Tipologie di coloranti in istologia
I coloranti usati in istologia sono naturali, di origine animale o vegetale, o di sintesi.
L’ematossilina viene ad esempio estratta dal legno di campeggio e il carminio ricavato da una cocciniglia.
I coloranti più usati sono a base di soluzioni di coloranti organici aromatici. Si suddividono in due gruppi: coloranti acidi e basici. Sono coloranti basici: il blu di metilene, la fucsina basica, il violetto di genziana, il blu di toluidina, la safranina, l’ematossilina.
Sono coloranti acidi: l’eosina, l’orange G, il blu di anilina, la fucsina acida, il Rosso Congo.
I coloranti basici vengono usati per evidenziare il nucleo o la cellula batterica; quelli acidi nelle colorazioni del citoplasma e delle sostanze intercellulari.
Domande da interrogazione
- Quali sono i passaggi principali nella preparazione dei tessuti per la microscopia?
- Quali fissativi vengono utilizzati nella microscopia ottica e nella microscopia elettronica?
- Qual è la differenza tra coloranti basici e acidi in istologia?
I passaggi principali includono la fissazione, l'inclusione e il sezionamento dei tessuti, seguiti dalla colorazione per evidenziare le strutture cellulari.
Nella microscopia ottica si usano acido acetico, alcool e formaldeide, mentre nella microscopia elettronica si utilizzano glutaraldeide, paraformaldeide e tetrossido di osmio.
I coloranti basici evidenziano il nucleo o le cellule batteriche, mentre i coloranti acidi sono usati per colorare il citoplasma e le sostanze intercellulari.