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Concetti Chiave

  • Il Megaconus mammaliaformis, scoperto in Cina nel 2014, è un antico antenato dei mammiferi datato a 165 milioni di anni fa, simile a un ratto con caratteristiche velenose.
  • I mammiferi hanno avuto l'opportunità di evolversi una volta che i dinosauri si sono estinti, essendo originariamente piccoli erbivori durante l'era dei grandi rettili.
  • La comunicazione cellulare avviene tramite molecole segnale chimiche come citochine, fattori di crescita, ormoni e neurotrasmettitori, captate da recettori specifici.
  • Il posizionamento dei recettori varia: possono essere sulla membrana per molecole polari o nel citoplasma/nucleo per molecole apolari.
  • I recettori accoppiati a proteine G cambiano forma al legare un ormone, attivando la proteina G che si divide in due frammenti per trasmettere il segnale cellulare.

Indice

  1. L'origine dei mammiferi
  2. Comunicazione cellulare
  3. Recettori accoppiati a proteine G

L'origine dei mammiferi

L’antenato più antico dei mammiferi si pensa sia il megaconus mammaliaformis, trovato in Cina nel 2014 e risalente a 165 milioni di anni fa, il quale assomiglia a un ratto, è infatti ricoperto di pelo e si difendeva con uno sperone presente sul tallone che rilasciava veleno paralizzante. I mammiferi si sarebbero sviluppati mentre vi erano i grandi rettili, erano però piccoli erbivori.

Fu solamente da quando scomparvero i dinosauri che i mammiferi si poterono evolvere.

Comunicazione cellulare

Vi sono delle molecole segnale necessarie alle cellule per comunicare. Tali molecole sono di natura chimica, come citochine, fattori di crescita, ormoni e neurotrasmettitori, e sono captate da recettori specifici.

Nel caso dell’insulina il ricettore è trans membrana perché l’insulina è polare, ma se le molecole segnale sono apolari il ricettore può trovarsi nel citoplasma o nel nucleo.

Esistono anche segnali autocrini, per mandare segnali da una cellula alla stessa cellula, come nel caso delle cellule tumorali che si autostimolano per crescere. Le segnalazioni vicine, sono dette paracrine, quelle lontane, mediate da ormoni, endocrine.

Recettori accoppiati a proteine G

Esistono dei recettori accoppiati a proteine G, che funzionano nel seguente modo: il processo comincia quando un recettore lega il corrispondente ormone o neurotrasmettitore, come l’adrenalina. Questo legame fuori dalla cellula cambia la forma del recettore, che si lega alla proteina G inattiva sul lato interno della membrana. Questo legame induce la proteina G ad espellere una molecola di GDP e a sostituirla con GTP. Il GTP fa cambiare la forma di un piccolo tratto di catena (rosso). La struttura trimera della proteina G diventa instabile e si separa in due frammenti, da un lato la catena alfa e dall’altro le catene beta e gamma.

Domande e risposte