Concetti Chiave
- I mitocondri nei miocardiociti sono più numerosi e voluminosi rispetto a quelli nei miociti scheletrici, organizzati in file compatte.
- Nei muscoli scheletrici, le miofibrille occupano più spazio rispetto ai mitocondri, consentendo una maggiore forza di contrazione.
- Il muscolo cardiaco non può permettersi di esaurire l'ATP e quindi ha più mitocondri per evitare l'anaerobiosi.
- Il muscolo scheletrico può sospendere l'attività per il riposo, mentre il muscolo cardiaco deve contrarsi continuamente.
- Le superfici laterali dei miocardiociti interagiscono con l'endomisio, non con altre cellule.
Indice
Confronto tra cellule muscolari
Facendo il paragone con ciò che si osserva nella cellula muscolare scheletrica ci si rende conto di quanto siano numerosi e particolarmente voluminosi i mitocondri della cellula muscolare cardiaca: organizzati in lunghe file compatte, occupano un volume complessivo di citoplasma significativamente superiore rispetto a quello occupato nelle cellule muscolari scheletriche.
Funzione dei mitocondri nel cuore
La spiegazione di questo fenomeno risiede nel fatto che nel muscolo scheletrico, nel bilancio costi-benefici tra l’avere un volume occupato da miofibrille e un volume occupato da mitocondri, la bilancia pende verso le prime; nel muscolo scheletrico è consentito esaurire le scorte di ATP, con conseguenza la sospensione dell’attività muscolare e il riposo, ma in caso di necessità il muscolo, essendo dotato da una maggiore massa di miofibrille, riesce ad esprimere una forza di contrazione superiore rispetto a quella del muscolo cardiaco, dove invece la assoluta priorità è quella di non smettere mai di contrarsi, ed è per questo necessario avere un numero sufficiente di mitocondri per non andare mai in anaerobiosi.
Importanza delle superfici cellulari
Si faccia attenzione a non scambiare le faccette laterali dei gradini con le superfici laterali dell’intera cellula perché le superfici laterali dei miocardiociti sono in rapporto con l’endomisio e non con altre cellule.