Concetti Chiave
- Il tempo di protrombina (PT) misura la via estrinseca della coagulazione, avviata da fattori esterni al sistema circolatorio.
- La via estrinseca richiede la presenza del fattore tissutale, una proteina non presente nel plasma, ma nel sottoendotelio.
- Il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) valuta la via intrinseca, che coinvolge solo proteine del sistema circolatorio.
- L'aPTT utilizza reagenti attivanti per simulare la fase di contatto, necessaria per l'attivazione della coagulazione intrinseca.
- I meccanismi di coagulazione coinvolgono diversi fattori: l'antitrombina blocca vari fattori, mentre le proteine C e S agiscono su cofattori specifici.
Il primo test si chiama tempo di protrombina, PT, ed è un termine con un significato storico perché un tempo si pensava che questo fosse il tempo per valutare la trasformazione della protrombina in trombina. La terminologia è molto varia e può rischiare di confondere. La protrombina è il fattore II, la trombina è il fattore II attivato.
Indice
Dettagli sul test di protrombina
Il test si chiama test di protrombina ma in realtà valuta una via che prende poi il nome di via estrinseca, nel senso che prende inizio da qualcosa di esterno al sistema della coagulazione propriamente detta o intravasale. Il fatto di essere una via estrinseca è dovuto alla presenza di fattore tissutale che è una proteina non costitutiva della via, non presente nel plasma bensì nel sottoendotelio.
Tempo di tromboplastina parziale attivata
Viceversa, un altro test prende il nome di tempo di tromboplastina parziale attivata, aPTT. Si tratta sempre di un tempo quindi di una valutazione in secondi della formazione di un coagulo. Tromboplastina (fattore III) è un termine tecnico di laboratorio che indica il fattore tissutale unito a fosfolipidi (una volta il fattore tissutale e i fosfolipidi insieme si chiamavano appunto tromboplastina). Si definisce “parziale” perchè durante la fase di preparazione dei reagenti si era visto che, togliendo e migliorando la purificazione (quindi parziale nel senso di aver perso qualcosa), si riusciva ad investigare meglio la cosiddetta via intrinseca e pertanto fu chiamata tromboplastina parziale perchè biochimicamente è rappresentata dai soli fosfolipidi.
Reagenti e attivazione in laboratorio
Sempre dal punto di vista dei reagenti, il tempo di protrombina viene eseguito usando una tromboplastina completa. Per l’aPTT si utilizza invece un tempo di tromboplastina parziale. La “a” di aPTT sta ad indicare “attivazione” perchè in laboratorio si aggiungono delle sostanze esogene quali il caolino, l’acido ellagico o la silice in modo tale che venga attivata preferenzialmente la via della fase di contatto (via intrinseca).
Meccanismi di azione e proteine
La via intrinseca prende questo nome dal fatto che tutti gli elementi essenziali per la formazione della stessa sono rappresentati da proteine già presenti nel sistema circolatorio coagulativo, la via estrinseca invece necessita del fattore tissutale. La via intrinseca viene anche detta via della fase di contatto in quanto il fattore XII, che è lo zimogeno che attiva il sistema della via, può essere attivato dal contatto con sostanze esterne come, ad esempio, microcristalli di silice (vetro), porcellana (caolino che ancora oggi si usa in laboratorio), l’acido ellagico oppure sostanze endogene come la callicreina e il chininogeno ad alto peso molecolare (acronimo HMWK).
Sono meccanismi di azione completamente diversi:
- L’antitrombina va a bloccare il fattore II ma anche il IX, il X e l’XI;
- proteina C e proteina S hanno un’attività catalitica sui cofattori e quindi i fattori V e VIII.
Andando a valutare come portare nella pratica clinica le notevoli conoscenze scientifiche, si sono ottenuti fondamentalmente due test di laboratorio.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del test del tempo di protrombina (PT)?
- In che modo il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) differisce dal PT?
- Quali sostanze vengono utilizzate per attivare la via intrinseca nel test aPTT?
- Quali sono i meccanismi di azione delle proteine antitrombina, C e S?
Il test del tempo di protrombina (PT) valuta la via estrinseca della coagulazione, iniziando da fattori esterni al sistema intravasale, come il fattore tissutale.
L'aPTT valuta la via intrinseca della coagulazione, utilizzando reagenti che attivano la fase di contatto, mentre il PT valuta la via estrinseca con tromboplastina completa.
Nel test aPTT, sostanze esogene come il caolino, l'acido ellagico o la silice vengono utilizzate per attivare la via della fase di contatto.
L'antitrombina blocca i fattori II, IX, X e XI, mentre le proteine C e S hanno un'attività catalitica sui cofattori V e VIII.