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Concetti Chiave

  • Il ferro nell'organismo si presenta in due forme: emica, associata al gruppo eme, e non emica, che partecipa a enzimi metabolici, transferrina e ferritina.
  • Solo il 10% del ferro ingerito viene assorbito, con una biodisponibilità particolarmente bassa per il ferro non emico.
  • Il ferro è fondamentale per il trasporto di ossigeno, il trasferimento di elettroni nella catena respiratoria e l'emopoiesi.
  • Il ferro eme viene assorbito come complesso porfirinico, mentre il ferro non eme necessita di conversione da ferrico a ferroso per l'assorbimento.
  • La ferritina immagazzina il ferro principalmente nel fegato e la sua quantità sierica è un indicatore dello stato nutrizionale del ferro.

Indice

  1. Forme e assorbimento del ferro
  2. Funzioni e assorbimento del ferro

Forme e assorbimento del ferro

Il ferro nell’organismo si trova in due forme emica (del gruppo eme) e non emica che entra a far parte dia alcuni enzimi del metabolismo, della transferrina (trasporto) e della ferritina (riserva). Il ferro assorbito è circa il 10% di quello ingerito, ha una biodisponibilità molto bassa. Il Fe non emico è abbondanti in prodotti di origine vegetale, uova e latte/derivati con una biodisponibilità ridotta e variabile rispetto all’emico e tra i fattori che ne riducono l’assorbimento troviamo l’acido fitico, i polifenoli (contenenti acido tannico), calcio e proteine vegetali.

Funzioni e assorbimento del ferro

Tra le funzioni del ferro si ritrova il trasporto di ossigeno ai tessuti, il trasferimento di elettroni nella catena respiratoria e non meno importante viene richiesto nel meccanismo dell’emopoiesi. Il ferro eme viene assorbito intatto come complesso porfirinico e rilasciato nel plasma con ione ferroso che andrà ad unirsi al restante. Per quanto riguarda il non eme per poter essere assorbito, prevalentemente a livello del duodeno, deve passare dallo stato ferrico a ferroso aiutato dall’acido ascorbico e dal basso pH. Il trasportatore è DMT1. Una volta assorbito entra nel plasma dove viene riossidato dalla ferrosidasi e successivamente legato alla transferrina. In alternativa prima di entrare nel plasma, ancora nell’enterocita, viene legato dalla ferritina per essere conservato nel fegato. La ferritina è prevalentemente localizzata nel fegato anche se una piccola parte la si ritrova anche nel siero e le due quantità hanno una stretta correlazione per questo possiamo utilizzare questo dato come un indice dello stato di nutrizione (1g sierico=8g fegato).

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