Concetti Chiave
- I microtubuli condividono con l'actina dinamismo, polarizzazione funzionale e ubiquità.
- Originano principalmente dal centrosoma, vicino al nucleo, estendendosi verso la periferia cellulare.
- Sono composti da subunità globulari di tubulina α e β, che formano dimeri assemblati in 13 filamenti paralleli.
- Il nucleotide GTP o GDP intrappolato nelle subunità influenza l'assemblaggio e il disassemblaggio dei microtubuli.
- Le tubuline α e β formano il citoscheletro e richiedono proteine accessorie per la stabilità strutturale.
Indice
Caratteristiche dei microtubuli
Microtuboli: i microtubuli hanno in comune con l’actina uno spiccato dinamismo, la polarizzazione funzionale e la ubiquità. Solitamente i microtubuli partono da una zona della cellula piuttosto vicina al nucleo e si estendono raggiera verso la periferia. I microtubuli hanno una spiccata tendenza ad originare in una zona della cellula, il centrosoma, che agisce come centro di organizzazione dei microtubuli.
Struttura e composizione dei microtubuli
Il microtubulo è formato da subunità globulari che si associano in 13 filamenti che decorrono parallelamente tra i loro e aderiscono l’uno con l’altro lasciando una cavità all’interno. Le subunità sono di due tipi: tubulina α e tubulina β. Le due tubuline formano un dimero e la polimerizzazione del microtubulo avviene grazie all’assemblaggio di molti di questi dimeri.
Polimerizzazione e dinamismo dei microtubuli
Come avviene anche nel microfilamento, a seconda della forma in cui si trova un nucleotide intrappolato nella struttura proteica, che in questo caso è GTP o GDP, la struttura ha maggiore o minore probabilità di andare verso l’assemblamento o verso il disassemblamento. I dimeri, associandosi tra di loro, formano il protofilamento e 13 protofilamenti si associano a formare il microtubulo. Anche nel caso dei microtubuli, le tubuline α e β costituiscono il citoscheletro ma non possono esistere da sole e necessitano della collaborazione di numerose proteine accessorie (probabilmente meno numerose che nel caso dell’actina).