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Concetti Chiave

  • Il Western blot è usato principalmente nella ricerca e non nella pratica clinica.
  • L'immunofissazione utilizza un gel per separare le proteine basandosi su peso molecolare e carica.
  • Il Blotting permette di trasferire proteine su supporti rigidi per ricerche di anticorpi.
  • L'elettroforesi capillare è automatizzabile e più efficiente rispetto alla classica elettroforesi su gel.
  • L'albumina, una proteina di trasporto, è cruciale nella diagnosi medica, con livelli sotto 20 g/L indicanti prognosi negativa.

Indice

  1. Metodi di analisi delle proteine
  2. Tecniche di analisi avanzate
  3. Elettroforesi e sue applicazioni
  4. Importanza dell'albumina

Metodi di analisi delle proteine

Per quanto riguarda i metodi di analisi delle proteine in laboratorio, abbiamo:

Determinazione delle proteine totali (non trattato)

Determinazione quantitativa di singole proteine specifiche (non trattato)

Elettroforesi delle proteine (cfr. dopo)

Tecniche di analisi avanzate

Accenni ad altre tecniche di analisi:

Western blot – tecnica che non viene utilizzata nella pratica clinica e ha un’applicazione solo nella ricerca;

Immunofissazione – ha trovato un certo utilizzo la corsa elettroforetica su gel di policlinammide (immunofissazione). Si utilizza un gel in cui avviene la migrazione in base al peso molecolare e alla carica della molecola;

Blotting – un’altra tecnica che trova applicazione è il Blotting (“blottaggio”) che prevede il trasferimento delle proteine dal gel di poliacrilammide su un supporto rigido in camera umida a voltaggio costante (di solito membrane di idrocellulosa, nylon, carta). Il blotting viene eseguito per alcune ricerche di anticorpi in alcuni contesti come l’autoimmunità. Le proteine vengono separate in base a:

• massa

• carica molecolare

Elettroforesi e sue applicazioni

Esistono 2 tipologie differenti di elettroforesi:

Elettroforesi su supporto solido

Elettroforesi capillare (o in fase libera)

L’elettroforesi in laboratorio si possono eseguire anche su supporto solido (gel di agarosio o acetato cellulosa), ma è molto più frequente l’elettroforesi (EF) capillare, in quanto ha il vantaggio di essere automatizzabile. Bisogna infatti ricordare che il principio del laboratorio è quello di rendere disponibile in tempi bevi esami utili per il processo diagnostico e terapeutico; l’elettroforesi classica è un processo lento che richiede personale esperto ed ha una bassa produttività (numero di campioni processabili), mentre nell’EF capillare un campione viene processato nel giro di 3 minuti ed ha una risoluzione migliore rispetto a quella su gel. Segue verso destra la banda dell’albumina.

Importanza dell'albumina

È importante che il medico ne conosca la concentrazione fisiologica di 30-50 g/L, nonché la vita media è di 15/20 giorni. Dal punto di vista funzionale l’albumina è una proteina di trasposto, che lega farmaci, bilirubina, acidi grassi, metalli, agli ormoni tiroidei (pur avendo quest’ultimi una proteina trasportatrice specifica). Quando la concentrazione dell’albumina scende sotto i 20 g/L è un fattore prognostico negativo per la sopravvivenza del paziente.

È una proteina da 66kDa a singola catena polipeptidica e data la sua dimensione riuscirebbe a passare tra i pedicelli dei podiciti del foglietto viscerale della capsula di Bowman, ma ciò non accade a causa della repulsione elettrostatica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tecniche di analisi delle proteine menzionate nel testo?
  2. Le principali tecniche di analisi delle proteine menzionate includono l'elettroforesi delle proteine, il Western blot, l'immunofissazione e il blotting.

  3. Quali sono i vantaggi dell'elettroforesi capillare rispetto a quella su supporto solido?
  4. L'elettroforesi capillare è automatizzabile, più veloce (processa un campione in 3 minuti) e offre una migliore risoluzione rispetto all'elettroforesi su supporto solido.

  5. Qual è l'importanza clinica della concentrazione di albumina nel sangue?
  6. La concentrazione di albumina è importante perché una concentrazione inferiore a 20 g/L è un fattore prognostico negativo per la sopravvivenza del paziente.

Domande e risposte