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Concetti Chiave

  • I fattori di rischio e i marcatori biochimici sono cruciali nel processo aterosclerotico, influenzando la stratificazione del rischio e la prevenzione.
  • Un fattore di rischio deve avere un'associazione epidemiologica comprovata con la malattia, dimostrando una maggiore presenza nei soggetti colpiti.
  • È essenziale stabilire un nesso di causalità tra il fattore di rischio e l'evento, come dimostrato negli studi sui vaccini e le malattie trombotiche.
  • La modificazione dei fattori di rischio dovrebbe alterare l'outcome, indicando se il fattore contribuisce effettivamente alla malattia.
  • Il colesterolo è un fattore di rischio chiave per le malattie cardiovascolari, con un nesso di causalità che lo lega alla formazione di placche aterosclerotiche.

Indice

  1. Ruolo dei fattori di rischio
  2. Criteri per definire un fattore
  3. Esempio del vaccino Covid-Astrazeneca
  4. Studio Framingham e colesterolemia
  5. Differenze di rischio tra generi

Ruolo dei fattori di rischio

I fattori di rischio e i marcatori biochimici giocano un ruolo determinante nelle diverse tappe che caratterizzano il processo aterosclerotico e rivestono un ruolo importante nella stratificazione del rischio e nella conseguente prevenzione.

Definizione di fattore di rischio, come concetto generale non solo nel caso delle malattie cardiovascolari.

Criteri per definire un fattore

Devono rispettare 3 criteri.

1. Associazione comprovata alla malattia: deve esserci un’associazione epidemiologica tra il fattore di rischio e la malattia ovvero il fattore di rischio deve essere più presente nei soggetti che si ammalano che in quelli sani.

2. Definizione di un nesso di causalità: capire la relazione tra il fattore di rischio e l’evento che deriva da esso.

Esempio del vaccino Covid-Astrazeneca

Esempio vaccino Covid-Astrazeneca. La prima cosa che è stata fatta per capire se il vaccino è eventualmente un fattore di rischio per le malattie trombotiche è stato quello di ricercare un nesso di causalità. Innanzitutto non è stato individuato un numero maggiore di soggetti con malattie trombotiche nei vaccinati rispetto a quelli non. Poi a seguito delle autopsie, è stato confermato non c’è nessun nesso di causalità tra il fatto che il soggetto fosse stato vaccinato e avesse avuto un infarto o una trombosi.

3. Cambiamento dell’outcome (esito) dopo variazione del “fattore”: intervenendo sul fattore di rischio valuto la successiva risposta del paziente. Se ad esempio eliminando i presunti fattori di rischio la malattia comunque si manifesta, vorrà dire che questo non è un fattore di rischio.

Questi sono i tre criteri fondamentali che definiscono se e come una determinata cosa o evento diventa un fattore di rischio per una determinata malattia.

Studio Framingham e colesterolemia

Come nello studio Framingham, dopo il fumo è stato scoperto che il secondo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari è la colesterolemia.

Man mano che i valori di colesterolemia totale crescono il rischio di avere malattie cardiovascolari aumenta a sua volta.

Differenze di rischio tra generi

C’è una notevole differenza tra uomini e donne, in termini epidemiologici abbiamo già 2 fattori di rischio. Ovvero l’essere uomini e avere il colesterolo alto.

Il colesterolo costituisce le placche aterosclerotiche, queste accumulandosi crescono e diventano più fragili aumentando così il rischio di fessurarsi e rompersi completamente rilasciando il proprio contenuto all’interno del vaso bloccandolo e determinando ischemia a valle dell’ostruzione.

Il nesso di causalità è presente perché il colesterolo contenuto nelle placche rompendosi ostruiscono il vaso e provocano l’ischemia.

Riducendo la colesterolemia modifico l’outcome, vale a dire, il rischio di contrarre la malattia diminuisce come dimostrato da altri studi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tre criteri fondamentali per definire un fattore di rischio?
  2. I tre criteri sono: associazione comprovata alla malattia, definizione di un nesso di causalità, e cambiamento dell’outcome dopo variazione del fattore.

  3. Come si è valutato il vaccino Covid-Astrazeneca come potenziale fattore di rischio per le malattie trombotiche?
  4. Si è cercato un nesso di causalità e non è stato trovato un numero maggiore di malattie trombotiche nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, confermando l'assenza di causalità.

  5. Qual è il secondo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari dopo il fumo, secondo lo studio Framingham?
  6. Il secondo fattore di rischio è la colesterolemia, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari man mano che i valori di colesterolemia totale crescono.

  7. In che modo la riduzione della colesterolemia influisce sul rischio di malattie cardiovascolari?
  8. Riducendo la colesterolemia, si modifica l’outcome, diminuendo il rischio di contrarre la malattia, come dimostrato da studi precedenti.

Domande e risposte

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