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Concetti Chiave

  • Il complesso del Golgi è costituito da cisterne membranose appiattite, formando un apparato polarizzato con regioni cis e trans.
  • Le cisterne al centro del Golgi sono regolari, mentre quelle alle estremità sono più irregolari, facilitando una transizione vescicolare.
  • La faccia cis del Golgi è orientata verso il nucleo, mentre la faccia trans si rivolge alla membrana plasmatica, con reti CGN e TGN rispettivamente.
  • Il Golgi è mantenuto e orientato grazie a fasci di microtubuli che fanno parte del citoscheletro cellulare.
  • Il reticolo endoplasmatico ruvido (RER) utilizza proteine recettori e traslocatori per facilitare il passaggio e l'integrazione delle proteine sintetizzate nella membrana.

Il complesso del Golgi o dittiosoma è un sistema di cisterne membranose appiattite. Nelle cellule se ne possono trovare svariati; più dittiosomi formano l’apparato del Golgi. La parte centrale del complesso tende a essere regolare, con le cisterne intermedie estese e meno frammentate. Alle estremità della pila le cisterne si presentano più irregolari e talvolta frammentate; si presume per una transizione vescicolare sia in ingresso che in uscita.

Il Golgi è un organello polarizzato: possiamo distinguere cisterne cis e trans. La faccia o lato cis è tipicamente rivolta verso il nucleo mentre quella trans verso la membrana plasmatica. Le facce cis e trans presentano irregolarità tali per cui la parte del Golgi più vicina al reticolo endoplasmatico (d’ora in avanti: RE) prende il nome di cis-Golgi network (CGN), la parte più periferica prende il nome di trans-Golgi network (TGN).

Il mantenimento e l’orientamento del Golgi è possibile grazie a fasci di microtubuli del citoscheletro.
Sulla membrana del RER vi sono delle proteine, recettore di membrana, specifiche per un terzo sito attivo della SRP. Questa proteina recettore interagisce dunque con la SRP legando alla membrana l’intero complesso adibito alla sintesi proteica. Una proteina traslocatore, posizionata sulla membrana, interagisce successivamente con il ribosoma e apre nella membrana un varco sufficiente a far passare verso l’interno la catena polipeptidica; per permettere questo passaggio è necessario che la SRP rilasci la catena polipeptidica nascente, in modo tale da poter riprendere e concludere la traduzione. A questo punto la proteina prodotta può essere liberata all’interno della membrana oppure integrata all’interno di questa.

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