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Concetti Chiave

  • Il test del carico orale di glucosio utilizza 75 g di glucosio, seguendo le linee guida WHO, ed esclude pazienti con diabete diagnosticato o condizioni che alterano la glicemia.
  • Prima del test, è necessario un digiuno di 8-14 ore senza restrizioni di carboidrati e sospendere i farmaci non essenziali; il paziente deve mantenere le normali abitudini alimentari e di attività fisica.
  • Se la glicemia a digiuno è ≥ 126 g/dl, il carico orale non viene effettuato; per valori ≤ 126 g/dl, si assume il glucosio in 200 ml d'acqua in meno di 5 minuti, con un secondo prelievo dopo 120 minuti.
  • Valori di glicemia tra 140 e 199 mg/dl dopo due ore indicano una ridotta tolleranza glucidica (IGT), mentre valori tra 100 e 125 mg/dl a digiuno indicano un'alterata glicemia a digiuno (IFG).
  • Lo screening per il diabete mellito è raccomandato ogni tre anni per chi ha un BMI ≥ 25 kg/m2 con fattori di rischio come familiarità, inattività fisica, o problemi di pressione e colesterolo.

Indice

  1. Raccomandazioni per il test ADA
  2. Preparazione e condizioni del test
  3. Procedura del test di glicemia
  4. Diagnosi e stati di prediabete
  5. Screening e fattori di rischio

Raccomandazioni per il test ADA

L’ADA raccomanda che l’esecuzione del test sia eseguito come descritto dalla WHO utilizzando un carico orale di glucosiosiosio di 75 g. Questo test non va eseguito in pazienti con diabete mellito già diagnosticato, in pazienti che assumono farmaci o hanno patologie che possono modificare la glicemia e in pazienti gastroresecati, nei quali potrebbero essere evocati i sintomi della sindrome da alterato svuotamento gastrico.

Preparazione e condizioni del test

Per quanto riguarda la preparazione al test, esso va rimandato in pazienti con patologie acute che potrebbero modificare la glicemia, vanno sospesi i farmaci che non sono salvavita, il soggetto deve mantenere le proprie abitudini per quanto riguarda la dieta e l’attività fisica, devono esserci digiuno di almeno 8 ore (non superiore a 14) e una dieta senza restrizioni di carboidrati.

Procedura del test di glicemia

Arrivato in laboratorio, il paziente viene sottoposto a una glicemia plasmatica a digiuno (il cosiddetto tempo zero). Se il valore ottenuto è ≥ 126 g/dl, il soggetto non viene sottoposto al carico orale. Se quello ottenuto è il primo valore patologico rilevato nel soggetto, il test va ripetuto dopo una settimana. Se risulta di nuovo patologico, due criteri patologici sono soddisfatti e si fa diagnosi di diabete mellito. Se il valore ottenuto è ≤ 126 g/dl, invece, si somministra il carico orale, ossia 75g di glucosio disciolti in 200 ml di acqua a temperatura ambiente (la temperatura influisce sulla velocità di assorbimento) in meno di 5 minuti. Il secondo prelievo viene eseguito dopo 120 minuti. In queste due ore il soggetto non deve svolgere alcuna attività. Eventi indesiderati come il vomito potrebbero influire sulla validità del test.

Diagnosi e stati di prediabete

Il cutoff del secondo prelievo è 200mg/dl. Se dopo due ore dal carico orale la glicemia è compresa tra 140 e 199 mg/dl non si fa diagnosi di diabete, ma si fa diagnosi di IGT (Impaired glucose tolerance – Ridotta tolleranza glucidica), uno stato di prediabete. Lo stesso avviene per valori di glicemia plasmatica a digiuno compresi tra 100 e 125 mg/dl, caso in cui si parla di IFG (Impaired fasting glucose – alterata glicemia a digiuno). È importante definire questi stati di prediabete perché possono essere messe in atto tutta una serie di terapie e di correttivi allo stile di vita per ritardare la progressione verso diabete mellito conclamato.

Screening e fattori di rischio

Un soggetto deve essere sottoposto a screening per diabete mellito indipendentemente dall’età quando presenta un BMI >=25kg/m2 e uno o più fattori di rischio come familiarità, inattività fisica, ipertensione, ipercolesterolemia, dislipidemia ecc. Lo screening va eseguito ogni tre anni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la raccomandazione dell'ADA riguardo l'esecuzione del test di carico orale di glucosio?
  2. L'ADA raccomanda di eseguire il test come descritto dalla WHO, utilizzando un carico orale di glucosio di 75 g, evitando di eseguirlo in pazienti con diabete mellito già diagnosticato o con condizioni che possono alterare la glicemia.

  3. Quali sono le condizioni per la preparazione al test di carico orale di glucosio?
  4. Il test va rimandato in caso di patologie acute, i farmaci non salvavita devono essere sospesi, il soggetto deve mantenere le proprie abitudini alimentari e di attività fisica, e deve esserci un digiuno di almeno 8 ore.

  5. Cosa succede se il valore della glicemia a digiuno è ≥ 126 g/dl?
  6. Se il valore della glicemia a digiuno è ≥ 126 g/dl, il soggetto non viene sottoposto al carico orale. Se è il primo valore patologico rilevato, il test va ripetuto dopo una settimana per confermare la diagnosi di diabete mellito.

  7. Qual è il significato di valori di glicemia compresi tra 140 e 199 mg/dl dopo il carico orale?
  8. Valori di glicemia compresi tra 140 e 199 mg/dl indicano una ridotta tolleranza glucidica (IGT), uno stato di prediabete, che richiede interventi per ritardare la progressione verso il diabete mellito conclamato.

Domande e risposte