Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Per verificare se l'acqua è dolce o dura, sciogliere sapone in alcool e aggiungere gocce della soluzione all'acqua osservando la schiuma prodotta.
  • L'acqua è considerata dolce se produce molta schiuma con poche gocce, mentre è dura se fa poca schiuma e forma un precipitato.
  • Per ammorbidire le acque dure e risparmiare sapone, si possono usare il carbonato di sodio o una soluzione di ammoniaca.
  • Per ottenere ossigeno, scaldare ossido di mercurio in una provetta finché si separa il mercurio, verificando la presenza di ossigeno con un fuscellino acceso.
  • L'idrogeno si può produrre mettendo pezzi di zinco in acqua e aggiungendo acido cloridrico, che libera l'idrogeno presente nell'acido.

Indice

  1. Testare la durezza dell'acqua
  2. Preparare ossigeno con ossido di mercurio

Testare la durezza dell'acqua

Volete sapere se l’acqua di cui vi servite è dolce o dura?

Sciogliete 1 gr di sapone in 20 cc. Di alcool e poi filtrate. Riempite mezza provetta dell’acqua che volete esaminare ed aggiungete poche gocce della vostra soluzione, una per volta, agitando la provetta ad ogni goccia. Se l’acqua fa abbondante schiuma dopo qualche goccia, essa è leggera o, come si dice, dolce.

È invece dura se dopo una decina di gocce fa pochissima schiuma e forma un precipitato. Per risparmiare sapone nel lavaggio si rendono leggere le acque dure usando il carbonato di sodio, o una soluzione di ammoniaca.

Preparare ossigeno con ossido di mercurio

Volete preparare un po’ di ossigeno?

Mettere in una provetta un po’ di ossido di mercurio, che è una polvere rossa. Scaldate la provetta e vedrete depositarsi nelle pareti fredde di essa delle goccioline argentee e molto piccole di mercurio, che si è separato dall’ossido. Se introducete nella provetta un fuscellino con la punta appena accesa, lo vedrete riaccendersi subito e bruciare vivamente: e ciò prova che scaldando l’ossido di mercurio si è ottenuto dell’ossigeno.

Volete preparare un po’ di idrogeno?

Mettete in un recipiente dei pezzetti di zinco e versate poi in esso dell’acqua in modo che lo zinco sia coperto. Aggiungete poi con cautela dell’acido cloridrico. L’idrogeno si sviluppa immediatamente. È accaduto infatti che lo zinco si è unito all’acido cloridrico, e ha liberato l’idrogeno, che era nell’acido cloridrico.

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