Concetti Chiave
- L'angiografia tradizionale è stata sostituita dall'angioTC per diagnosticare l'ictus, grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate senza invasività.
- La TC mostra un aumento della visibilità dell'ischemia cerebrale nei giorni successivi all'evento, con l'area colpita che diventa più scura per via dell'edema.
- La trasformazione emorragica dello stroke ischemico è un fenomeno relativamente comune, verificandosi nel 10-40% dei casi, e richiede monitoraggio tramite controlli successivi.
- La RM diffusione è utile quando la TC non mostra alterazioni chiare, poiché può rilevare stroke non visibili, specialmente in presenza di sintomi dubbi come immobilità di un arto.
- La perfusione con mezzo di contrasto durante la RM offre una storia dinamica del flusso sanguigno, evidenziando aree di ischemia e potenziali danni vascolari.
Indice
Angiografia e stroke
Questa è un’angiografia: manca l’arteria basilare che è più chiara, sempre perché il sangue è rallentato. Lo stroke dell’arteria basilare può dare la sindrome locked in. Attualmente non si usa l’angiografia ma l’angiotc.
La percentuale di positività alla Tc nei pazienti con ischemia cerebrale aumenta progressivamente nei giorni successivi all’evento ischemico.
Tecniche di imaging per lo stroke
Nell’immagine un controllo progressivo: l’area diventa nettamente sempre più scura. Nella prima sezione fatta nel momento dello stroke si vede molto poco l’acqua, nei controlli successivi invece l’edema è molto più rilevante. Nel territorio danneggiato dallo stroke, quando alla fine arriva sangue ci può essere un’emorragizzazione: c’è quindi una trasformazione emorragica dello stroke ischemico. Questo fenomeno avviene nel 10-40% dei casi, quindi è abbastanza frequente, ed è anche per questo che si fanno i controlli.
Diagnosi differenziale e Rm
In acuto si fa la Tc, ma se non si vede niente e ci sono dei sintomi dubbi si fa la Rm diffusione. Ad esempio se un paziente dice di non muovere il braccio, potrebbe trattarsi di uno stroke che non si vede in Tc o di un mimic (condizione che mima lo stroke ma non lo è), come parestesia indotta da una placca acuta, o semplicemente un disturbo funzionale, per cui si approfondisce con Rm.
Dettagli tecnici delle immagini Rm
in alto una sequenza Flair (è uguale a una T2 ma con il liquido scuro, cioè viene abbattuto il liquido) che permette di vedere bene l’edema, in basso una T2. L’area ischemica è bianca. La T1 di solito non si usa per l’ictus, ma la zona di ischemia sarebbe bianca anche in questo caso. In basso a dx angioRm senza mezzo di contrasto: l’occlusione riguarda l’arteria cerebrale media di sx, che ha portato a una lesione dell’area di Wernicke, con sviluppo di afasia.
La sezione in alto è una T2 perché il liquor è chiaro. In basso due sezioni di Rm diffusione, a lato angioRm senza mdc. Lo stroke è avvenuto nell’area iperintensa, ma anche posteriormente si vede un piccolo spot. Probabilmente ha una causa embolica: prima di chiudersi il vaso ha anche “sparato” dietro, ma nella parte posteriore grazie alle anastomosi c’è stato un recupero.
Cause e diagnosi dello stroke
si possono fare molte sequenze. In questo caso si tratta di un paziente vasculopatico che ha avuto infarto della cerebrale media e anteriore a destra; potrebbe avere una placca alla carotide, un forame ovale pervio o una fibrillazione atriale; tuttavia è poco probabile che la causa sia cardiaca perché in quel caso sarebbero coinvolti sia il lato destro che il sinistro. La Rm viene eseguita perché c’è un problema clinico che non corrisponde a questi stroke: infatti si possono vedere gli stroke vecchi scuri, ma anche un’area nuova di danno. perfusione con mezzo di contrasto: viene iniettato endovena il bolo di contrasto e si continua ad acquisire immagini per un minuto. Si ottiene quindi la storia dinamica del wash-in e del wash-out del mezzo di contrasto che è molto ma molto scuro in questa area.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'angiografia nella visualizzazione dell'ictus e perché non è più utilizzata come prima scelta?
- Come cambia la visibilità dell'ischemia cerebrale alla TC nei giorni successivi all'evento ischemico?
- Qual è la frequenza della trasformazione emorragica dopo uno stroke ischemico e perché è importante monitorarla?
- In che modo la RM diffusione contribuisce alla diagnosi di stroke quando la TC non mostra alterazioni evidenti?
L'angiografia era utilizzata per visualizzare l'ictus, in particolare per identificare l'assenza o il rallentamento del flusso sanguigno nelle arterie, come l'arteria basilare. Tuttavia, attualmente si preferisce l'angioTC per la sua capacità di fornire immagini dettagliate senza l'invasività dell'angiografia tradizionale.
La percentuale di positività alla TC nei pazienti con ischemia cerebrale aumenta progressivamente nei giorni successivi all'evento ischemico, con l'area interessata che diventa sempre più scura a causa dell'edema che si sviluppa nel tempo.
La trasformazione emorragica dopo uno stroke ischemico avviene nel 10-40% dei casi, rendendola un fenomeno abbastanza frequente. Questo giustifica l'importanza dei controlli successivi per identificare e gestire tempestivamente tale complicanza.
La RM diffusione è particolarmente utile quando la TC non rivela alterazioni evidenti ma persistono sintomi dubbi, come l'incapacità di muovere un braccio. Questa tecnica permette di identificare aree di ischemia cerebrale non visibili alla TC, offrendo una diagnosi più precisa e tempestiva.