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Concetti Chiave

  • L'articolazione femoro-tibiale è instabile e necessita di strutture ligamentose per mantenere la stabilità durante il movimento.
  • I legamenti crociati anteriore e posteriore formano il pivot centrale del ginocchio, essenziali per l'attività fisica.
  • I legamenti collaterali hanno ruoli distinti: il laterale spesso richiede trattamento chirurgico, mentre il mediale può essere trattato conservativamente.
  • I menischi aumentano la stabilità articolare e riducono l'usura, prevenendo l'artrosi in caso di lesioni.
  • Il recupero dalle lesioni toraco-lombari può variare e richiede esami come Tc e Rm per valutare danni neurologici.

Indice

  1. Struttura dell'articolazione femoro-tibiale
  2. Legamenti e stabilità del ginocchio
  3. Funzione dei menischi e lesioni vertebrali
  4. Lesioni spinali e recupero

Struttura dell'articolazione femoro-tibiale

L’articolazione femoro-tibiale è formata dai condili femorali mediale e laterale, strutture dalla forma ellittica che poggiano su due superfici piane, i piatti tibiali. Pertanto, la forma ellittica del condilo rende l’articolazione instabile, e se non fossero presenti strutture di supporto, nel movimento di massima flessione il condilo uscirebbe dal piatto tibiale: le strutture ligamentose sono necessarie per dare stabilità.

Legamenti e stabilità del ginocchio

L’articolazione è rivestita da cartilagine ialina, che permette lo scivolamento e l’ammortizzazione dei carichi, ed è rinforzata dai legamenti:

    - legamento crociato anteriore (importante per svolgere l’attività fisica) e legamento crociato posteriore, che insieme formano il pivot centrale del ginocchio;

    - legamento collaterale laterale, che dal condilo laterale del femore si porta alla testa del perone, che è in gran parte situato in sede extra-articolare.

    Di conseguenza nella maggior parte delle rotture di questo legamento il trattamento sarà chirurgico: essendo sospeso (non aderente) non ha una struttura a cui attaccarsi per essere riparato;

    - legamento collaterale mediale, che dal condilo mediale si porta alla tibia, in prossimità della zampa d’oca, stando molto aderente alla struttura articolare. Quando lesionato ha quindi capacità di riparare, permettendo un trattamento conservativo.

Funzione dei menischi e lesioni vertebrali

Per ricordare questa distinzione il professore consiglia la regola del “Cioe” (C Interno, O Esterno). La funzione dei menischi è duplice: contenitiva, fanno come da “zeppe” di fibrocartilagine che aumentano la stabilità articolare; ammortizzante, in quanto riducono la trasmissione dei carichi alle cartilagini articolari. Infatti, la lesione meniscale porta inevitabilmente ad artrosi. Nell’immagine seguente si può apprezzare una frattura di T12. Non è lussata: il problema è che il muro posteriore del corpo vertebrale sembra integro e il corpo si è cuneizzato anteriormente, in questo caso, come si può vedere alla Rm, il corpo vertebrale si è compresso anteriormente ma anche posteriormente, si vedono dei frammenti che protrudono nel canale vertebrale e vanno a comprimere il midollo. Se ci sono degli iniziali sintomi neurologici, il paziente va operato per ridurre questa compressione. Tc e Rm sono

fondamentali in queste lesioni per valutare un eventuale interessamento neurologico.

Lesioni spinali e recupero

I dermatomeri, quindi la conoscenza dell’anatomia, sia sensitivi sia motori, ci dicono a che livello abbiano il deficit. Chiaramente, una lesione di L1 completa darà ipo-anestesia di tutti i dermatomeri posti al di sotto del dermatomero corrispondente a L1.

Altri esempi sono:

    - Lesione di L5: il piede non si dorso-flette;

    - Lesione di S1: non funziona il tricipite surale, non si riesce a spingere verso il basso.

    Il recupero dalle lesioni toraco-lombari è molto variabile. A volte si ha dopo dei mesi, a volte no, a volte il midollo alla risonanza non ha alcuna compressione e sembra perfetto, ma nel trauma ha avuto una lesione tale che non recupera, o al contrario situazioni in cui il midollo sembra quasi sezionato, che se si va a decomprimere velocemente e magari in qualche mese riesce ad avere un recupero.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali strutture che conferiscono stabilità all'articolazione del ginocchio?
  2. Le principali strutture che conferiscono stabilità al ginocchio sono i legamenti, tra cui il legamento crociato anteriore e posteriore, il legamento collaterale laterale e il legamento collaterale mediale. Questi legamenti sono essenziali per mantenere l'articolazione stabile durante il movimento.

  3. Qual è la funzione dei menischi nell'articolazione del ginocchio?
  4. I menischi hanno una duplice funzione nell'articolazione del ginocchio: agiscono come contenitori, aumentando la stabilità articolare, e come ammortizzatori, riducendo la trasmissione dei carichi alle cartilagini articolari. La loro lesione può portare ad artrosi.

  5. Cosa indica una frattura di T12 non lussata ma con compressione anteriore e posteriore?
  6. Una frattura di T12 non lussata ma con compressione anteriore e posteriore indica che il corpo vertebrale si è compresso sia anteriormente che posteriormente, con frammenti che protrudono nel canale vertebrale e comprimono il midollo. Se ci sono sintomi neurologici iniziali, è necessario un intervento chirurgico per ridurre la compressione.

  7. Come varia il recupero dalle lesioni toraco-lombari e quali esami sono fondamentali per valutarle?
  8. Il recupero dalle lesioni toraco-lombari è molto variabile e può avvenire dopo mesi o non avvenire affatto. Gli esami fondamentali per valutare queste lesioni e un eventuale interessamento neurologico sono la Tc (Tomografia Computerizzata) e la Rm (Risonanza Magnetica).

Domande e risposte