Concetti Chiave
- L'osteotomia di Salter, Chiari e varizzante sono tecniche chirurgiche utilizzate per correggere deformità ossee, ciascuna con un approccio specifico per riposizionare o stabilizzare l'osso.
- Le complicanze comuni delle osteotomie includono infezioni, recidive, necrosi ischemica dell'epifisi femorale e sublussazioni persistenti, che richiedono una gestione attenta.
- Negli adulti con lussazione inveterata, si considera l'impianto di una protesi d'anca, mentre nei bambini asintomatici si valuta l'evoluzione dei sintomi prima dell'intervento.
- L'osteonecrosi ischemica può essere primaria o secondaria a displasia della cartilagine, portando a deformità e, in casi gravi, ad artrosi precoce.
- La classificazione della malattia di Perthes considera l'età d'esordio, l'estensione della necrosi e la tendenza alla sublussazione, influenzando la prognosi e le complicanze.
Tipi di interventi:
Tipi di osteotomie
● Osteotomia di Salter (di bacino): consiste nel prelievo di osso dalla cresta iliaca, che viene riposizionato in modo da abbassare l’indice acetabolare
● Osteotomia di Chiari: si fa un’incisione dell’ileo, seguita dallo spostamento dell’osso verso l’interno
● Osteotomia varizzante: nel caso in cui ci sia un
eccessivo valgismo cervico-diafisario, si può rimuovere un cuneo di tessuto osseo e stabilizzare il femore con una placca.
Le complicanze chirurgiche più comuni sono:
Complicanze chirurgiche comuni
● Infezioni;
● Recidive;
● Necrosi ischemica dell’epifisi femorale a distanza di qualche mese: si parla in questo caso di osteocondrosi post-riduttiva. Per ridurre il rischio di necrosi è indicato evitare di ridurre- immobilizzare l’articolazione in posizione estreme, troppo violente o forzate. Per questo motivo sono state abolite le posizioni “a rana” e “a calciatore” precedentemente descritte nel metodo di Milgram, ora si usa solo la posizione “umana”.
● Persistenza di una sublussazione o deformità ossea per lussazione inveterata nel bambino più grande, dopo i due anni. Non è più sufficiente agire solo sui tessuti molli e bisogna eseguire delle osteotomie, per riposizionare i rapporti articolari.
Protesi d'anca nell'adulto
Nell’adulto con lussazione inveterata non resta che posizionare una protesi d’anca. Questa può essere un’opzione anche nei bambini asintomatici: si evitano gli interventi chirurgici precedentemente esposti, che potrebbero complicare il quadro clinico e si aspetta l’evoluzione della sintomatologia per fare l’intervento di protesi. Il professore definisce un quadro della casistica a Verona: ci sono 1-2 casi all’anno trattati con la manovra di Milgram (anche perché esistono centri ortopedici specializzati in questo), mentre i tutori di Pavlik e Leopardi vengono messi tutti giorni.
Come detto in precedenza, alla base della malattia c’è un’osteonecrosi ischemica, la quale può essere primitiva o secondaria a displasia della cartilagine, e che può dare una deformità per effetto della compressione da carico. Gli esiti possono essere gravi portando anche ad artrosi precoce e impianto di protesi.
Classificazioni della malattia di Perthes
Esistono diverse classificazioni della malattia di Perthes. Esiste una classificazione che valuta la quantità di testa andata in necrosi (classificazione di Catteral), la più importanti è però quella dell’istituto ortopedico Rizzoli (IOR), che identifica 3 gruppi in base a età, estensione della necrosi e tendenza alla sublussazione. Ad oggi l’età d’esordio è considerato il parametro più importante: più precoce è l’insorgenza e migliore è la prognosi. Tutte vanno incontro a guarigione spontanea al termine dell’evoluzione, ma si associano a diverse complicanze a seconda dei distretti interessati: Osgood-Schlatter, Sever, Sinding-Larssen non danno sequele, viceversa Perthes si associa a deformazione del nucleo di accrescimento della testa del femore, che porta alla perdita dell’articolarità dell’anca.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali tipi di osteotomia e in che cosa consistono?
- Quali sono le complicanze chirurgiche più comuni associate alle osteotomie?
- Qual è l'approccio terapeutico per gli adulti con lussazione inveterata e per i bambini asintomatici?
- Quali sono le classificazioni della malattia di Perthes e come influenzano la prognosi?
I principali tipi di osteotomia includono l'osteotomia di Salter, che prevede il prelievo e il riposizionamento di osso dalla cresta iliaca per abbassare l’indice acetabolare; l'osteotomia di Chiari, che comporta un’incisione dell’ileo e lo spostamento dell’osso verso l’interno; e l'osteotomia varizzante, utilizzata per rimuovere un cuneo di tessuto osseo in presenza di eccessivo valgismo cervico-diafisario, stabilizzando poi il femore con una placca.
Le complicanze più comuni includono infezioni, recidive, necrosi ischemica dell’epifisi femorale, nota come osteocondrosi post-riduttiva, e la persistenza di sublussazione o deformità ossea, specialmente in bambini più grandi di due anni, per i quali potrebbe essere necessario eseguire osteotomie per riposizionare i rapporti articolari.
Negli adulti con lussazione inveterata si opta per il posizionamento di una protesi d’anca. Nei bambini asintomatici, invece di procedere immediatamente con interventi chirurgici, si può attendere l’evoluzione della sintomatologia prima di decidere per l’intervento di protesi, evitando così complicazioni.
Esistono diverse classificazioni della malattia di Perthes, tra cui quella di Catteral, che valuta la quantità di testa femorale andata in necrosi, e quella dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, che identifica tre gruppi basati su età, estensione della necrosi e tendenza alla sublussazione. L’età d’esordio è considerata il parametro più importante per la prognosi: un’insorgenza più precoce generalmente comporta una prognosi migliore. La malattia può portare a guarigione spontanea, ma si associa a diverse complicanze a seconda dei distretti interessati.