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Concetti Chiave

  • I tessuti connettivi sono un gruppo diversificato con la funzione principale di fornire struttura all'organismo, comprendendo cellule e una matrice extracellulare gelatinosa formata da proteine come collagene ed elastina.
  • I tessuti connettivi propriamente detti sono suddivisi in fibroso, lasso e adiposo, ciascuno con funzioni specifiche come connessione, riempimento degli spazi interorganici e termoregolazione.
  • Il tessuto cartilagineo include tre tipi di cartilagine (ialina, fibrosa, elastica) e coinvolge cellule specifiche che costruiscono o distruggono la matrice, supportata da un apporto di nutrienti tramite il pericondrio.
  • Il tessuto osseo, essenziale per il sostegno e la protezione, è dinamico e influenzato da fattori ormonali; è costituito da osteoblasti, osteociti e osteoclasti e si presenta in forme spugnose e compatte.
  • Il sangue, un tessuto connettivo liquido, distribuisce ossigeno e nutrienti nel corpo; è composto da plasma e cellule, tra cui globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, essenziali per funzioni vitali come trasporto dei gas e coagulazione.

E' un gruppo di tessuti molto divesificati tra loro, ma che sono uniti perchè hanno tutti la funzione fondamentale di fungere da struttura per l'organismo. Hanno tutti una conformazione simile riassumibile così:

Matrice extracellulare:

La sostanza fondamentale è una sostanza gelatinosa formata da proteine e H2O.

Le fibre proteiche sono il collagene e l'elastina.

Classificazione per tipo:

1. Tessuto connettivo propriamente detto

2. Tessuto cartilagineo

3. Tessuto osseo

4. Sangue

Funzioni generali dei tessuto connettivi:

Protezione

Connessione

Sostegno meccanico

Riempimento degli spazi interorganici

Indice

  1. Tipi di tessuto connettivo
  2. Tessuto cartilagineo e sue funzioni
  3. Tessuto osseo: struttura e funzioni
  4. Crescita e dinamica del tessuto osseo
  5. Patologie del tessuto osseo
  6. Il sangue come tessuto connettivo
  7. Composizione del sangue
  8. Globuli rossi e loro funzione
  9. Globuli bianchi e loro abilità
  10. Piastrine e processo di emopoiesi
  11. Coagulazione e patologie del sangue

Tipi di tessuto connettivo

I tessuti connettivi propriamente detti sono i veri e propri tessuti connettivi ed adempiono alla funzione di connessione. Mantengono la struttura sopraindicata e sono di tre tipi:

1. Tessuto connettivo propriamente detto fibroso(o denso)

E' un tipo di tessuto connettivo molto ricco di collagene. Lo troviamo nei tendini (connessione tra muscolo ed osso) e nei legamenti (connessione tra osso e osso).

E' possibile trovarlo anche in numerose membrane come il pericondrio, il periostio e l'endostio.

2. Tessuto connettivo propriamente detto LASSO

E' un tipo di tessuto connettivo che adempie, insieme al tessuto adiposo, alla funzione di riempimento degli spazi interorganici. Si trova anche nel DERMA. Contiene in maggior quantità elastina e in minor quantità collagene.

3. Tessuto connettivo propriamente detto ADIPOSO

E' formato da delle cellule sferoidali, dette adipociti, che si riempiono di grasso.

La matrice extracellulare è quasi assente. E' situato intorno agli organi e nello strato sottocutaneo, dove funge da termoregolatore, da isolante termico e da riserva energetica.

Tessuto cartilagineo e sue funzioni

Questo tipo di tessuto conserva sempre la strutture iniziale. La parte cellulare comprende 3 tipi di cellule, i condroblasti, i condrociti e i condroclasti. I primi due tipi hanno un azione anabolica, cioè costruiscono la matrice, mentre gli ultimi la distruggono.

La matrice extracellulare comprende il collagene e l'elastina (in minore quantità), e inoltre anche alcuni polisaccaridi e glicoproteine.

Abbiamo 3 tipi di cartilagine:

1. Cartilagine ialina(presente nello scheletro del feto e nelle coste)

2. Cartilagine fibrosa(caratteristica dei dischi intervertebrali)

3. Cartilagine elastica (ricca di elastina, presente nel padiglione auricolare)

Le cartilagini sono nutrite dal pericondrio, membrana protettiva molto vascolarizzata.

Tessuto osseo: struttura e funzioni

Il tessuto osseo è un tessuto molto importante, poiché è il principale elemento costituente del nostro scheletro, la nostra struttura di sostegno e protezione. Come nelle cartilagini abbiamo tre tipi di cellule: osteoblasti, osteociti e osteoclasti. La matrice è formata da OSSEINA, fibre di collagene (flessibilità dell'osso), glicoproteine, proteoglicani e soprattutto da SALI DI Ca++ (che offrono durezza e resistenza alla trazione, quella muscolare soprattutto)(Fosfati 85%, CaCO3 15%)

-Funzioni:

Sostegno

Protezione

Riserva di sali di calcio

Il tessuto osseo si può trovare sotto due forme:

Spugnoso: è situato nelle epifisi delle ossa lunghe e nella parte interna delle ossa piatte. E' leggero, poiché presenta al suo interno delle strutture dette trabecole, ma allo stesso tempo resistente.

Compatto: è ancora più resistente dello spugnoso e presenta delle strutture circolari dette sistemi di Havers. Queste strutture hanno al loro interno cavità dette canali di Havers attraverso le quali passano i vasi sanguigni e i fasci nervosi. Tutto intorno a questo canale vi sono le cellule dell'osso immerse nella matrice extracellulare. Ogni struttura di Havers, detta anche osteoneone, è connessa alle altre strutture per mezzo di una linea cementata.

-Crescita dell'osso:

Crescita e dinamica del tessuto osseo

La crescita dell'osso avviene in larghezza e in lunghezza. Per quanto riguarda la larghezza viene deposistata la matrice lungo la diafisi e nelle pareti esterne. Per la lunghezza, il deposito di matrice avviene lungo la linea epifisaria, che a crescita completata si trasforma in piastra epifisaria, o nelle parti esterne all'epifisi.

La crescita però è anche regolata da vari fattori ormonali che variano in base all'età.

Prima della pubertà, gli ormoni che interessano la crescità ossea sono il GH (growth hormone, prodotto dall'ipofisi sotto stimolo dell'ipotalamoamo) e l'IGF (insulino-simile growth factor, prodotto del fegato). Inoltre vi sono anche alcuni ormoni tiroidei che regolano la crescita in questa fase.

Durante la pubertà, a regolare la crescita sono gli estrogeni e il progesterone.

Dopo la pubertà, se vi è stata un eccessiva produzione di GH, assisteremo a un fenomeno detto Gigantismo. In caso contrario, assisteremo al Nanismo.

-Tessuto osseo: dinamico e attivo.

Il tessuto osseo è così denominato poiché è in continuo cambiamento.

Ad esempio, a seconda dei livelli di Ca++ nel sangue, l'osso può essere distrutto o costruito, poiché come è stato detto precedentemente funge da riserva di sali ci calcio.

Se nel sangue abbiamo una situazione di ipocalcemia, vengono stimolate le paratiroidiidi, ghiandole che secernono il PTH (parathormone), che di conseguenza va a stimolare l'attività osteoclastica in modo da aumentare i livelli di calcio nel sangue.

Se invece nel sague abbiamo una situazione di ipercalcemia, aumenta senza stimoli l'attività degli osteoblasti che depositano calcio e “costruiscono” l'osso.

Il tessuto osseo inoltre è anche sottoposto a una continua stimolazione operata dai muscoli, per questo la sua dinamicità gli permette di adattarsi alla crescità del muscolo.

Patologie del tessuto osseo

-Patologie dell'osso:

-Osteoporosi: malattia che si manifesta soprattutto negli anziani e nelle donne. Consiste in un indebolimento delle strutture ossee dovuto a una maggiore attività degli osteoclasti.

Nelle donne è più frequente poiché con il passaggio alla menopausa perdono oltre il 25% degli estrogeni normalmente prodotti.

-Rachitismo: malattia presente in giovane età dovuta a una scarsa e cattiva alimentazione.

I tessuti ossei non sono comletamente calcificati e si piegano, formando inarcature specialmente negli arti inferiori.

Il sangue come tessuto connettivo

Il sangue è un tessuto connettivo in forma liquida che scorre all'interno del nostro corpo mediante l'apparato cardiovascolare. Nel corpo umano costituisce l'8% del peso corporeo e lo troviamo in quantità che vanno dai 4 ai 6 litri. La funzione principale è quella di portare l' ossigeno e i nutrimenti in tutti i tessuti.

Composizione del sangue

E' suddiviso in due parti:

Plasma (55%)

Parte corpuscolata (45%)

PLASMA (matrice)

Il plasma è la parte liquida del sangue. E' formata da H2O e da diverse sostanze disciolte in essa quali sali in forma ionica, proteine plasmatiche, ormoni, colesterolo, glucosio e anche gas respiratori come la CO2 sotto forma di Acido Carbonico (H2CO3).

Le proteine plasmatiche più importanti sono l'albumina, l'immunoglobulina e i fattori di coagulazione. L'albumina svolge la funzione di bilanciamento della pressione osmotica.

L'immunoglobulina gioca un ruolo importante nella difesa immunitaria.

I fattori di coagulazione sono ineve importante per la coagulazione quando un vaso sanguigno si rompe.

Gli elementi figurati del sangue compongono la parte cellulare del sangue e sono di tre tipi:

1. Globuli rossi o Eritrociti

2. Globuli bianchi o Leucociti

3. Piastrine

Globuli rossi e loro funzione

I Globuli rossi sono le cellule più numerose all'interno del sangue, circa 4,5 milioni per mm3.

Sono anucleate poichè lo spazio interno è occupato da una proteina affine all'ossigeno, l'emoglobina. La loro funzione è quella di trasportare i gas respiratori, ovvero CO2 e O2.

Hanno una forma a disco biconcavo che permette loro di attraversare i capillari più stretti.

Vengono sintetizzati nel midollo osseoseo a partire da cellule staminali multipotenti e la sintesi avviene sotto stimolo di un ormone, l'EPO (eritropoietina, si può trovare anche sintetica in commercio, ma in molti sport l'uso è considerato illegale). All'EPO si aggiungono, per il processo di produzione degli eritrociti, altre sostanze da non sottovalutare quali Ferro, Acido Folico, Vitamina C e Vitamina B12.

Globuli bianchi e loro abilità

I Globuli bianchi sono presenti nel sangue in una quantità che va dai 4000 ai 10000 per mm3. Ce ne sono di vari tipi ma la funzione generale è quella di proteggere gli ambienti interni da attacchi esterni. Dispongono di varie abilità, singolari per questo tipo di cellule, che sono:

-Diapedesi: è la capacità di abbandonare il flusso sanguigno per dirigersi negli spazi iterstiziali.

-Chemiotassi: la capacità di venir richiamati da agenti chimici in presenza di batteri.

-Fagocitosi: la capacità delle cellule di inglobare e distruggere gli organismi estranei.

Tipi di globuli bianchi:

Granulociti: così detti perchè presentano un nucleo che è formato da più lobi. Si suddividono in Neutrofili, Basofili ed Eosinofili in base al colorante con cui reagiscono.

Tutti e tre i tipi fagocitano i batteri, ma in particolare i neutrofili rilasciano il lisozima (sostanza contenuta nel latte materno, nella saliva e nelle lacrime) che va a rompere la barriera esterna del batterio. Gli eosinofili rilasciano invece enzimi adibiti a ridurre l'infezione mentre i basofili rilasciano sostanze come l'eparina, l'istamina e la serotonina, che intensificano la risposta infiammatoria (i basofili sono i responsabili delle reazioni allergiche).

Linfociti: cellule specializzate nella risposta immunitaria, che anch'esse si suddividono in tre sottotipi: B, T e Natural Killer. I linfociti B si interessano nell'attacco dei batteri e nella produzione di anticorpi (immunoglobuline). I linfociti T attaccano invece funghi, virus e altri tipi di cellule estranee. I linfociti Natural Killer attaccano una grande varietà di cellule estranee e le distruggono.

Piastrine e processo di emopoiesi

Le Piastrine sono uno dei fattori costituenti della coagluazione. Sono frammenti anucleati di una cellula maggiore, il megacariocita. In un mm3 di sangue ne sono presenti circa da 450000 a 600000 unità.

L'emopoiesi è il processo di produzione delle cellule ematiche. Nella vita postnatale avviene soprattutto nel midollo osseo mentre nella vita prenatale avviene nel fegato.

Tutto parte da una cellula staminale multipotente detta emocitoblasto. Questa cellula, in grado di autorigenerarsi, può diventare di due tipi: cellula progenitrice mieloide o cellula progenitrice linfoide. La cellula progenitrice mieloide è quella che da origine alla maggior parte dei corpuscoli, ovvero eritrociti, piastrine (megacariociti), granulociti e monociti. Invece quella linfoide da origine ai linfociti.

Inversamente all'emopoiesi, esiste un processo inverso attuato dalla milza, chiamato emocateresi.

L'emocateresi consiste nella distruzione dei globuli rossi e delle piastrine vecchie e ormani non più flessibili. L'emoglobina e il ferro contenuto nei globuli rossi sono riciclati nella produzione di nuovi eritrociti mentre il resto viene espulso come scoria.

Coagulazione e patologie del sangue

La coagluazione è un processo che avviene quando le pareti di un vaso sanguigno sono danneggiate.

In primo luogo entrano in gioco le piastrine, che assumono una forma irregolare in modo da aderire alle fibre di collagene e formano un tappo primario nella ferita. Contemporaneamente rilasciato degli agenti che fanno restringere il vaso, in modo da ridurre l'afflusso sanguigno, e attivano la cosidetta "cascata" della coagluazione. E' denominata così poichè ogni fattore dipende da quello precedente. I fattori sono 13, ma ne ricordiamo solo 2, la protrombina e il fibrinogeno.

La protrombina viene trasformata in trombina, la quale va ad agire sulla struttura del fibrinogeno a formare la fibrina. La fibrina è una proteina insolubile e va a formare una rete impermeabile che per mette la formazione del tessuto cicatriziale.

Una delle più frequenti e comuni patologie del sangue è l'anemia. L'anemia è una carenza di ferro nel sangue ed è curabile con l'assunzione del ferro stesso.

Un'altra patologia molto frequente nelle zone paludose o ex-paludose è la microcitemia. Nel paziente microcitemico i globuli rossi sono più piccoli rispetto alla media, dunque questo comporta un'anemia poichè i nuclei di questi globuli rossi contengono meno ferro.

Una complicazione si ha quando due genitori microcitemici si accoppiano e danno alla luce un figlio talassemico, con entrambi i cromosomi affetti da microcitemia. La talassemia provoca gravi problemi all'individuo, poichè deve sottoporsi a continue trasfusioni di sangue dovute alla distruzione dei globuli rossi stessi.

Infine, una meno frequente patologia del sangue è l'emofilia, malattia genetica non curabile che impedisce al sangue di coagularsi. E' dovuta a un difetto dell'VIII fattore della coagulazione. La malattia si trova sul cromosoma X, quindi è di conseguenza più frequente negli individui maschi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale dei tessuti connettivi?
  2. I tessuti connettivi hanno la funzione fondamentale di fungere da struttura per l'organismo, offrendo protezione, connessione, sostegno meccanico e riempimento degli spazi interorganici.

  3. Quali sono i tipi di tessuto connettivo propriamente detto?
  4. I tessuti connettivi propriamente detti si suddividono in tre tipi: fibroso (o denso), lasso e adiposo, ciascuno con specifiche funzioni e composizioni.

  5. Come avviene la crescita dell'osso?
  6. La crescita dell'osso avviene in larghezza e in lunghezza, regolata da fattori ormonali come il GH e l'IGF prima della pubertà, e da estrogeni e progesterone durante la pubertà.

  7. Quali sono le componenti principali del sangue?
  8. Il sangue è composto da plasma (55%) e parte corpuscolata (45%), che include globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, ciascuno con funzioni specifiche nel trasporto di ossigeno, difesa immunitaria e coagulazione.

  9. Quali sono alcune patologie comuni del sangue?
  10. Tra le patologie comuni del sangue ci sono l'anemia, la microcitemia, la talassemia e l'emofilia, ciascuna con cause e sintomi specifici legati a carenze di ferro, dimensioni dei globuli rossi o difetti genetici.

Domande e risposte