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Concetti Chiave

  • Le tecniche rapide di test per il Sars-Cov-2, come quelle molecolari e antigeniche, sono utilizzate negli aeroporti per screening rapidi, ma sono meno sensibili a basse cariche virali.
  • Queste tecniche sono particolarmente utili per individuare i super-spreader, ovvero individui con alta carica virale e capacità di infettare, ma non garantiscono il rilevamento di tutti i positivi.
  • I test antigenici sono meno sensibili rispetto a quelli molecolari e sono più efficaci nel rilevare individui sintomatici rispetto agli asintomatici.
  • I vaccini per il Sars-Cov-2 mirano a prevenire la malattia grave, non necessariamente l'infezione, con tre tipi principali: a mRNA, adenovirus con DNA, e virus inattivati.
  • Gli effetti a lungo termine dei vaccini sono ancora sconosciuti, ma i dati disponibili indicano un'alta efficacia contro la forma grave della malattia, con Pfizer al 94.8% e Moderna al 93%.

Tecniche rapide per evidenziare infezione da Sars-Cov-2

La risposta media per un tampone in Italia richiede circa 24 ore, il che è utile per una diagnosi ma risulta problematico se si deve effettuare uno screening. In particolare, questo problema riguarda gli aeroporti dove non è possibile tenere sotto sorveglianza per un tempo così lungo i passeggeri. Per questo vengono adottate le cosiddette tecniche rapide, che possono essere molecolari o antigeniche.
Il problema delle tecniche rapide è che hanno una discreta sensibilità solo se la carica virale è molto alta e questo comporta un rischio maggiore di avere persone infette con tampone negativo. A sostegno delle tecniche rapide, tuttavia, vi è il fatto che quando la carica virale è bassa anche l'infettività è bassa. Le tecniche rapide sono quindi utili come screening per individuare chi ha un’alta capacità di infettare ma non ci assicura di rilevare tutti i positivi.
Un discorso analogo vale per le tecniche antigeniche, che rispetto a quelle molecolari, sono ancora meno sensibili. Questo test ci permette di trovare i sintomatici mentre è molto più difficile riconosce gli asintomatici (di solito tre su dieci). Queste tecniche servono quindi a fare uno screening e riconoscere i super-spreader e individuare chi ha un'alta carica virale, ma non chi ha una bassa capacità infettiva.
Il principio del vaccino è quello di mettere il soggetto in una condizione immunitaria che blocchi il virus. Il virus si può bloccare a due livelli:
1. prima che infetti l'individuo
2. dopo che lo infetta, impedendo che si ammali
Il vaccino è importante per impedire lo svilupparsi della forma grave della malattia causata dal virus. Quando si parla del vaccino e della sua efficacia quindi si intende proprio la sua capacità di proteggerci dalla malattia ma non di impedire l'infezione. Non sappiamo infatti al momento se siamo anche protetti dall'infezione perché non ci sono studi che lo confermino con sicurezza.
Esistono tre tipologie di vaccini attualmente:
• a mRNA
• adenovirus con DNA che codifica per la spike protein
• virus inattivati
Nessuno sa quale siano gli effetti a lungo termine di questi vaccini perché i trial sono durati circa otto mesi, tuttavia sulle basi biologiche che ora possediamo non dovrebbero esserci degli effetti particolari a lungo termine. Questo riguarda soprattutto i vaccini a mRNA (vaccino Pfizer e Moderna) perché questa molecola non si integra nel DNA umano, eccezione fatta in quegli individui che hanno la trascrittasi inversa, un enzima presente in soggetti infettati dal virus HIV o dell'epatite. Il professore riporta delle tabelle sui vaccini che si riferiscono alla loro efficacia rispetto alla forma grave della malattia, che per Pfizer è del 94.8% e per Moderna è 93%.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tempo medio di risposta per un tampone in Italia e quali sono le implicazioni per lo screening negli aeroporti?
  2. La risposta media per un tampone in Italia richiede circa 24 ore, il che è problematico per lo screening negli aeroporti dove non è possibile tenere sotto sorveglianza i passeggeri per così tanto tempo.

  3. Quali sono i limiti delle tecniche rapide per il rilevamento del Sars-Cov-2?
  4. Le tecniche rapide hanno una discreta sensibilità solo con carica virale alta, rischiando di non rilevare persone infette con tampone negativo. Sono utili per individuare chi ha un’alta capacità di infettare ma non garantiscono di rilevare tutti i positivi.

  5. Qual è il principio di funzionamento del vaccino contro il Sars-Cov-2?
  6. Il vaccino mira a mettere il soggetto in una condizione immunitaria che blocchi il virus, impedendo lo sviluppo della forma grave della malattia, ma non necessariamente l'infezione stessa.

  7. Quali sono le tipologie di vaccini attualmente disponibili e quali sono le loro efficacie?
  8. Esistono vaccini a mRNA, adenovirus con DNA per la spike protein, e virus inattivati. L'efficacia rispetto alla forma grave della malattia è del 94.8% per Pfizer e del 93% per Moderna.

Domande e risposte