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Concetti Chiave

  • Lo screening per la dipendenza da sostanze illecite utilizza un questionario (audit) di dieci domande per stimare l'assunzione di alcol e sindromi astinenziali.
  • Esiste una versione abbreviata dello screening, con una singola domanda che indaga la frequenza dell'eccesso di alcol nell'ultimo anno.
  • Le indagini mostrano che il consumo di alcol in Italia è costante, ma aumenta con l'età, indipendentemente dal titolo di studio.
  • Il binge drinking, comune tra laureati e dottorati, coinvolge l'assunzione di grandi quantità di alcol per scopi ricreativi.
  • La diagnosi di alcolismo si basa sull'anamnesi, complicata da resistenze dei pazienti e stigmatizzazione sociale.

Screening di dipendenza da sostanze illecite

Da tutti questi dati si può dedurre quanto sia importante fare lo screening.
Si tratta di un questionario (audit) composto da dieci domande, può essere fatto da tutti i professionisti e permette di stimare se il soggetto assuma alcol, in che quantità, la presenza di manifestazioni che possono essere ricondotte ad una sindrome astinenziale.
Esiste una forma abbreviata e può essere addirittura utilizzata anche una singola domanda: “quante volte nell’ultimo anno il paziente ha ecceduto con l’alcol”.

Ovviamente i pazienti possono mentire, ma rimane comunque un ottimo strumento per stimare il fenomeno.

Il disturbo da uso di alcol viene fotografato attraverso diverse indagini fatte a campione sulla popolazione dagli 11 anni in su.
Si noti come l’utilizzo di alcol sia rimasto costante nell’ultimo anno.
Vengono valutati diversi dati: se il soggetto faccia utilizzo di alcol tutti i giorni, occasionalmente, o fuori pasto; la variazione percentuale in dieci anni per diverse fasce d’età dove si osserva che più passano gli anni più la popolazione italiana tende ad incrementare il consumo di alcol ogni anno.
Scorporando il dato per titolo di studio si è valutato come il consumo sia uguale indipendentemente dal titolo di studio, ma si è osservato che chi ha una laurea o un dottorato beve di più fuori pasto. Questo rispecchia il fenomeno patologico del binge drinking, ovvero l’assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo con finalità ricreativa. Sono soggetti che tipicamente durante la settimana non toccano alcol, poi durante il weekend escono, per rilassarsi ed avere delle interazioni sociali ne bevono grandi quantità.
Si stima infine che i decessi causati dall’alcol siano circa 3 milioni in tutto il mondo.
La diagnosi è fatta attraverso l’anamnesi, infatti precocemente nei pazienti alcolisti non sono presenti delle alterazioni dei test di laboratorio; inoltre, l’anemia, l’aumento del volume dei GR, le alterazioni a livello epatico sono presenti in una certa finestra temporale, ma cronicamente non sono più valutabili.
La diagnosi può essere molto difficile per fattori legati al paziente: i soggetti infatti negano, spesso quindi ci si scontra innanzitutto con le resistenze del paziente.
Inoltre, il paziente può sentirsi stigmatizzato: potrebbe non comunicare la sua situazione in quanto impaurito dalle possibili conseguenze alle quali potrebbe andare incontro (ritiro della patente, licenziamento, perdita della patria potestà).
Infine, i pazienti si potrebbero vergognare della situazione.
Non raramente anche i medici sono restii all’indagare le situazioni di alcolismo, molti infatti hanno un atteggiamento negativo nei confronti dei pazienti con alcolismo, che viene etichettato come una persona debole, che sta sprecando delle risorse del sistema sanitario.
Altri professionisti invece non sanno come eseguire lo screening o come indirizzare il paziente nel caso in cui si rivelasse positivo allo screening.
Da indagare assieme al problema dell’alcol è l’aspetto psichico. L’alcol infatti può essere utilizzato dal paziente come un auto-trattamento per alcune patologie come la depressione o nei disturbi di personalità del cluster C; all’inizio funziona, se il consumo però si tramuta in cronico l’alcol diventa una sostanza depressogena, con aggravamento quindi il quadro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo strumento utilizzato per fare lo screening della dipendenza da sostanze illecite?
  2. Lo strumento utilizzato per fare lo screening della dipendenza da sostanze illecite è un questionario (audit) composto da dieci domande.

  3. Qual è la forma abbreviata dello screening della dipendenza da alcol?
  4. La forma abbreviata dello screening della dipendenza da alcol è una singola domanda: "quante volte nell'ultimo anno il paziente ha ecceduto con l'alcol".

  5. Come viene valutato il consumo di alcol nella popolazione italiana?
  6. Il consumo di alcol nella popolazione italiana viene valutato attraverso diverse indagini fatte a campione sulla popolazione dagli 11 anni in su.

  7. Qual è il fenomeno patologico del binge drinking?
  8. Il fenomeno patologico del binge drinking è l'assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo con finalità ricreativa.

  9. Come viene fatta la diagnosi di alcolismo?
  10. La diagnosi di alcolismo viene fatta attraverso l'anamnesi, in quanto precocemente nei pazienti alcolisti non sono presenti alterazioni dei test di laboratorio.

Domande e risposte