Concetti Chiave
- Lo scompenso cardiaco presenta una mortalità significativa entro i primi 1-5 anni, a volte paragonabile a quella di alcune neoplasie.
- La gestione dello scompenso cardiaco acuto si basa sulla valutazione della perfusione e dei parametri emodinamici, con trattamenti specifici come diuretici dell’ansa e inotropi positivi.
- È fondamentale identificare la causa scatenante dello scompenso cardiaco per impostare un trattamento eziologico specifico e mirato.
- L’osservazione di schistociti e altri parametri ematici può indicare la presenza di condizioni come amiloidosi o microangiopatie trombotiche.
- L’ecocardiogramma e l’Ecg possono rivelare caratteristiche tipiche di ipertrofia cardiaca da patologia infiltrativa, come voltaggi ridotti.
Indice
Scompenso cardiaco
La mortalità dello scompenso cardiaco entro i primi 1-5 anni è del 17-45% nonostante non sia percepita nel senso comune come una condizione grave in confronto all’idea che accompagna la maggior parte delle neoplasie ( anche di quelle che non arrivano neanche a mortalità così elevate).la Gestione dello scompenso cardiaco acuto precede di valutare la perfusione, cioè i parametri emodinamici:
-
● Se non c’è ipotensione (e quindi ipoperfusione): il trattamento iniziale consiste nella somministrazione di diuretici dell’ansa (furosemide)
● Se ci sono segni di ipotensione periferica si somministrano diuretici e inotropi positivi, nei casi più gravi amine vasopressorie. Se si usasse solo il diuretico dell’ansa si abbasserebbe ancora di più la pressione.
Dopo si valuta caso per caso l’aggiunta di altri farmaci: ad es. β-bloccanti, ACE-inibitori ecc.
Altri aspetti
Possiamo notare che nel caso clinico considerato non è stata individuata la causa scatenante dello scompenso cardiaco e che per il momento i farmaci somministrati seguendo le linee guida non vanno a colpire una causa precisa ma vanno piuttosto a risolvere il sovraccarico funzionale cui è sottoposto il cuore della paziente.Quindi una volta che una diagnosi di scompenso cardiaco acuto è stata accertata si deve capire qual è la causa
per impostare un trattamento eziologico più specifico rispetto a quelli sopra citati.
Il professore mostra una tabella che riassume le possibili cause di scompenso cardiaco, in ordine per frequenza, sottolineando che una domanda d’esame potrebbe riguardare proprio queste ultime, inoltre viene consigliata la lettura delle linee guida sullo scompenso cardiaco come materiale di approfondimento.
Questi valori messi insieme permettono di ipotizzare un coinvolgimento del midollo osseo da parte dell’amiloidosi che si sta rendendo sempre più valide come ipotesi di diagnosi definitiva.
Si decide di fare uno striscio periferico: si vedono globuli rossi normali e qualche raro schistocita: questo è compatibile con il quadro di una paziente portatrice di una valvola meccanica.
Altre cause di presenza di schistociti potrebbero essere delle microangiopatie trombotiche (Ptt, Moschowitz o altre varianti in cui abbiamo però il 15-20% di schistociti). Tra questi esami manca il Bnp: non è tanto importante per la diagnosi, quanto più per la prognosi. È un marker utile in caso si debba differenziare tra Bpco e scompenso cardiaco in ps.
se l’ispessimento biventricolare osservato all’ecocardiogramma fosse dovuta ad un’ipertrofia della componente muscolare si dovrebbe registrare un marcato aumento dell’ampiezza del Qrs dell’Ecg; tuttavia, questo non è ciò che si osserva nella paziente, nel suo Ecg infatti si riscontrano dei voltaggi ridotti, situazione tipica dei casi di ipertrofia cardiaca da patologia infiltrativa. Il caso clinico non viene completato in questa lezione, nella prossima lezione verrà concluso con un approfondimento sull’amiloidosi.
Domande da interrogazione
- Qual è la mortalità associata allo scompenso cardiaco nei primi anni?
- Qual è il trattamento iniziale per lo scompenso cardiaco acuto senza ipotensione?
- Perché è importante identificare la causa dello scompenso cardiaco acuto?
- Quali esami sono suggeriti per approfondire la diagnosi di scompenso cardiaco?
La mortalità dello scompenso cardiaco entro i primi 1-5 anni è del 17-45%.
Il trattamento iniziale consiste nella somministrazione di diuretici dell’ansa, come la furosemide.
Identificare la causa è fondamentale per impostare un trattamento eziologico più specifico.
È consigliata la lettura delle linee guida sullo scompenso cardiaco e l'esecuzione di esami come lo striscio periferico e il Bnp per la prognosi.