Concetti Chiave
- Il pH dello stomaco a digiuno è circa 1, ma durante i pasti si mantiene intorno a 4, con il succo di limone che può tamponare l'acidità a digiuno.
- I meccanocettori gastrici attivano il senso di sazietà coinvolgendo strutture nervose come l'ipotalamo e il nucleo arcuato, anche in condizioni patologiche come la gastrite.
- La distensione del fondo gastrico impedisce il reflusso gastroesofageo e aiuta nella frammentazione del cibo, con masticazione lenta che favorisce una digestione più efficace.
- Lo stomaco inizia a svuotarsi circa 30 minuti dopo l'ingestione con onde motorie che propulsano il chimo, suddividendo il cibo per facilitare l'azione degli enzimi digestivi.
- In caso di gastroresezione, l'alterazione del meccanismo digestivo può portare a una crescita eccessiva del microbiota intestinale, con un aumento del transito di microrganismi.
Indice
Acidità e sazietà
Lo stomaco, a digiuno per ventiquattro ore, ha generalmente un pH vicino a 1. Durante il pasto il pH si mantiene circa a 4, a meno di condizioni patologiche.
Nota: Bere succo di limone, il quale presenta un pH pari a 2, a digiuno tampona l'acidità.
Quando il cibo dall’esofago viene riversato nello stomaco, i meccanocettori situati a livello della parete gastrica sono responsabili della genesi del senso di sazietà. Questo meccanismo fisiologico coinvolge delle strutture nervose, quali ipotalamo ventrale, laterale (rispettivamente centro della sazietà e centro della fame) e nucleo arcuato. Tale fenomeno compare anche in condizioni patologiche: ad esempio, in caso di gastrite acuta, pur mangiando poco si ottiene ugualmente il senso di sazietà.
Meccanismi di digestione
Nel fondo gastrico la distensione della parete aumenta l'angolo di His, il quale diventa quindi più acuto impedendo il reflusso gastroesofageo. A seguito del riempimento del fondo, questo inizia a contrarsi per frammentare il cibo. Se si mastica bene si ha già una scomposizione del cibo, il quale rimarrà per minor tempo nel fondo gastrico. La digestione perciò sarà più lenta nel caso in cui si mangi rapidamente.
Lo stomaco inizia a svuotarsi dopo all’incirca 30 minuti dall’ingestione del cibo. Si stima inoltre che per la digestione di un normale pasto siano richieste almeno 2 ore.
Propulsione del chimo
Dalla regione pacemaker, situata a livello della grande curvatura (in verde nella figura soprastante), originano delle onde motorie che favoriscono la propulsione del chimo frammentato. Il contenuto del fondo gastrico passa dunque a livello del corpo e dell’antro. Ulteriori onde di contrazione suddividono ulteriormente il cibo in modo che assuma le corrette dimensioni (circa 2-3 mm) al fine di oltrepassare il piloro. È necessaria una buona frammentazione del chimo affinché gli enzimi digestivi del pancreas possano aggredire carboidrati e proteine e i sali biliari formino le micelle di grassi per la successiva azione delle lipasi pancreatiche.
Alterazioni digestive
In caso di gastroresezione, il paziente potrebbe presentare un meccanismo digestivo alterato. Se il cibo permane per molto tempo nello stomaco, l’acido elimina i batteri; in un gastroresecato transitano invece molti più microrganismi verso l’intestino e il microbiota cresce eccessivamente.
Problemi digestivi negli anziani
Il meccanismo propulsivo che si verifica attraverso le fibre oblique e longitudinali è stato visualizzato mediante la manometria gastrica. Si sottolinea come basti poco perché il meccanismo non funzioni. Ad esempio nell'anziano, in cui si verificano delle alterazioni delle fibre nervose e muscolari, la dispepsia è molto frequente.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei meccanocettori nella sensazione di sazietà?
- Come influisce la masticazione sulla digestione?
- Quali sono le conseguenze di una gastroresezione sul processo digestivo?
I meccanocettori situati nella parete gastrica sono responsabili della genesi del senso di sazietà, coinvolgendo strutture nervose come l'ipotalamo ventrale e laterale e il nucleo arcuato.
Una buona masticazione scompone il cibo, riducendo il tempo di permanenza nel fondo gastrico e favorendo una digestione più efficiente.
In caso di gastroresezione, il meccanismo digestivo può essere alterato, portando a un eccessivo transito di microrganismi verso l'intestino e a una crescita eccessiva del microbiota.