Concetti Chiave
- La risposta immunologica primaria coinvolge l'attivazione e la proliferazione dei linfociti B e T quando incontrano un antigene specifico.
- I linfociti B attivati possono trasformarsi in plasmacellule, che producono anticorpi in grandi quantità e possono vivere per anni in organi linfoidi.
- Non tutte le cellule attivate sopravvivono; molte muoiono per facilitare altre risposte immunologiche, mentre alcune diventano cellule della memoria.
- I linfociti Naïve si trovano in uno stato quiescente e vengono attivati per espandersi clonally e differenziarsi in cellule effettori.
- La fase di contrazione riduce la quantità di linfociti effettori non più necessari, riportando il sistema immunitario all'omeostasi.
Indice
Risposta anticorpale e linfocitaria
Le risposte anticorpale e linfocitaria possono essere primarie o secondarie.
Esempio relativo a linfociti B: nel grafico si vedono il tempo in settimane e la concentrazione degli anticorpi specifici verso l’antigene in questione; inoltre, sono descritte quindi delle curve che riflettono la concentrazione nel tempo dell’anticorpo (chiamato anche titolo anticorpale).
Attivazione e proliferazione dei linfociti
Quando si ha l’incontro con l’antigene X, i linfociti che esprimono il recettore per l’antigene X vengono attivati tramite una serie di processi e proliferano (con tassi diversi in organi diversi), subiscono inoltre cambiamenti metabolici importanti e, in alcuni casi, cambiamenti ultrastrutturali.
Ruolo e funzione delle plasmacellule
Il linfocita B può diventare plasmacellula; la plasmacellula ha una tipica morfologia e si riscontra solo in organi linfoidi perché viene generata nei linfonodi per poi dirigersi in altre sedi (tessuto linfoide associato alle mucose e midollo osseo) dove può vivere anche per anni. La funzione della plasmacellula è la secrezione di anticorpi: circa metà del suo mRNA è specifico per l’anticorpo, ovvero il recettore inizialmente presente sulla superficie del linfocita B; produce migliaia di molecole di anticorpo al secondo. Alcune plasmacellule, nei tessuti di deposito (MALT e midollo osseo), possono produrre anticorpi per anni, mantenendo così il pool di anticorpi presenti nel nostro siero.
Memoria e contrazione linfocitaria
Una parte delle cellule attivate rimane come memoria, ma la gran parte muore per fare spazio ad altre risposte immunologiche; le cellule della memoria sono presenti in quantità superiori rispetto alle cellule iniziali, si parla di un incremento sostanziale. Fase di attivazione linfocitaria: i linfociti Naïve hanno la caratteristica di essere in uno stadio quiescente (fase G0) e essere inerti; dopo l’incontro con l’antigene attraverso sistemi appropriati per ognuna delle diverse popolazioni linfocitarie T e B, si ha l’espansione clonale seguita da differenziazione in elementi effettori (riconoscibili morfologicamente solo nel caso di linfociti B); ci sono in realtà dei cambiamenti sui marcatori fenotipici di membrana che permettono la distinzione di alcuni linfociti effettori.
I linfociti effettori T e B sono in grado di mettere in atto i meccanismi volti all’eliminazione dell’antigene.
Fase di contrazione: a questo punto la maggior parte dei linfociti che si sono espansi sono inutili e, sia la scomparsa dell’antigene sia l’innesco di meccanismi attivi, portano alla morte di gran parte dei linfociti effettori. La suddetta fase riporta il sistema all’omeostasi.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle plasmacellule nella risposta immunologica primaria?
- Cosa accade ai linfociti dopo l'incontro con un antigene?
- Cosa avviene durante la fase di contrazione della risposta immunologica?
Le plasmacellule, derivate dai linfociti B, hanno la funzione di secernere anticorpi specifici per l'antigene incontrato, contribuendo al mantenimento del pool di anticorpi nel siero.
Dopo l'incontro con un antigene, i linfociti Naïve si attivano, proliferano e si differenziano in linfociti effettori, che eliminano l'antigene, e in cellule della memoria, che persistono per risposte future.
Durante la fase di contrazione, la maggior parte dei linfociti effettori muore, riportando il sistema immunitario all'omeostasi dopo l'eliminazione dell'antigene.