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Concetti Chiave

  • La relazione tra microrganismo e ospite umano può variare, con patogeni opportunisti che sfruttano situazioni di fragilità, specialmente in ambito ospedaliero.
  • La sterilità in aree del corpo sterili è cruciale per prevenire infezioni, soprattutto in zone come l'osso, dove le infezioni sono difficili da gestire.
  • La disseminazione di microrganismi nell'ospite dipende da fattori come patogenicità, virulenza, e modalità di infezione, oltre alla presenza di vettori obbligati.
  • Le infezioni correlate all'assistenza medica sono un tema cruciale, con ambienti a rischio come sale operatorie e terapie intensive che richiedono rigorose pratiche igieniche.
  • L'ospite si difende dai patogeni tramite l'immunità, sia specifica che aspecifica, utilizzando barriere fisiche e strumenti come vaccini e sieroprofilassi.

Indice

  1. Relazione tra microorganismo e ospite
  2. Altre informazioni

Relazione tra microorganismo e ospite

La relazione che si instaura tra microrganismo e uomo può essere varia e non necessariamente sfavorevole; in ambito ospedaliero un problema emergente è quello dei patogeni opportunisti, che approfittano di situazioni di fragilità legata anche a particolati terapie e che utilizzano come porta di ingresso cateterismi o intubazioni).
Quando si trattano siti del corpo che sono per definizione sterili è necessario utilizzare una serie di strategie che garantiscano il mantenimento della sterilità (utilizzo di strumenti monouso o che vengono sterilizzati), in quanto specialmente per alcune zone corporee come l’osso che è poco vascolarizzato la gestione di un’eventuale infezione risulterebbe molto complessa.
Ovviamente questo si applica a situazioni in cui si ha una
condizione di partenza di sterilità della zona trattata, nel caso di un trauma addominale importante con esposizione dei visceri c’è sicuramente già stata contaminazione per cui l’attenzione che deve essere riservata in questo contesto è ridotta.
La disseminazione di un microrganismo nell’individuo ospite dipende da:
    • Meccanismo di patogenicità
    • Virulenza
    • Dose minima infettante
    • Stabilità nell’ambiente del microrganismo
    • Modalità di infezione
    • Disponibilità di un vettore per microrganismi che richiedono un vettore obbligato. Es. la profilassi antimalarica è stata introdotta non con l’obiettivo di raggiungere l’eliminazione direttamente del protozoo bensì di eliminare il suo vettore obbligato (zanzara Anopheles), dapprima riducendo le caratteristiche fondamentali per la sua replicazione, poi tramite uso di insetticidi (nonostante questi fossero anche potenzialmente dannosi per l’uomo)
    • Capacità del microrganismo di entrare nell’ospite attraverso una o più porte di ingresso
    • Capacità dell’organismo di raggiungere il tessuto bersaglio

Altre informazioni

Il tema delle infezioni legate all’assistenza è quindi cruciale perché le pratiche mediche invasive che utilizziamo (operazioni chirurgiche, utilizzo di antibiotici che selezionano specie resistenti, farmaci citotossici che abbattono le difese,…) espongono il paziente ad una serie di rischi, con la creazione di condizioni che permettono a patogeni normalmente commensali di diventare opportunisti. L’igiene dell’ambiente e il comportamento degli operatori sono quindi un tema fondamentale, che non deve essere trascurato.
Ambienti ad alto rischio per patogeni opportunisti sono le sale operatorie, le terapie intensive, i centri per gli ustionati. Sono a rischio anche tutte le situazioni in cui si ha esposizione del tessuto osseo (in quanto poco vascolarizzato e quindi di difficile trattamento), cateterismo vescicale a lungo termine, etc.
L’ospite si difende dai patogeni tramite l’immunità, specifica (possibilità di immunizzazione anche permanente) o aspecifica (barriera fisica di cute e mucose, fenomeni di fagocitosi, prodotti delle ghiandole esocrine, …). L’immunità specifica si può avvalere anche di un’immunizzazione di tipo artificiale sia attiva, tramite i vaccini, sia passiva, tramite i sieri. Tutti noi abbiamo subito una sieroprofilassi passiva già durante la gravidanza e poi tramite l’allattamento al seno da parte degli anticorpi circolanti della madre.
Serbatoio di infezione (o reservoir) è l’habitat naturale del microrganismo, in cui esso vive e si replica. Può essere un importante bersaglio della profilassi. Talvolta il reservoir è la specie Homo sapiens, talvolta altre specie animali, altre volte ancora è l’ambiente.
Es. microbo che si replica nell’impianto di condizionamento aereo. La profilassi avviene tramite modifiche di tipo impiantistico e/o controlli periodici della rete idrica che vengono eseguiti, ad esempio, per Legionella nella rete idrica dell’ospedale (dove ci sono immunodepressi).
Sorgente o fonte d’infezione è il punto da cui parte il microrganismo per raggiungere l’ospite, attraverso un trasportatore inanimato (veicolo) o un soggetto vivente (vettore).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la relazione tra microrganismo e ospite in ambito ospedaliero?
  2. La relazione può essere varia e non necessariamente sfavorevole; tuttavia, i patogeni opportunisti rappresentano un problema emergente, specialmente in situazioni di fragilità legate a terapie specifiche.

  3. Quali sono le strategie per mantenere la sterilità in siti corporei sterili?
  4. È necessario utilizzare strumenti monouso o sterilizzati, specialmente in zone come l'osso, dove la gestione di un'infezione è complessa.

  5. Da cosa dipende la disseminazione di un microrganismo nell'ospite?
  6. Dipende da vari fattori, tra cui il meccanismo di patogenicità, la virulenza, la dose minima infettante, la stabilità ambientale del microrganismo, e la disponibilità di un vettore.

  7. Quali sono gli ambienti ad alto rischio per le infezioni da patogeni opportunisti?
  8. Sale operatorie, terapie intensive, centri per ustionati, e situazioni con esposizione del tessuto osseo o cateterismo vescicale a lungo termine sono ad alto rischio.

  9. Come si difende l'ospite dai patogeni?
  10. L'ospite si difende tramite l'immunità specifica e aspecifica, che include barriere fisiche, fagocitosi, e immunizzazione artificiale tramite vaccini e sieri.

Domande e risposte