Concetti Chiave
- L'abbassamento isolato delle immunoglobuline A (IgA) non è problematico se le IgG sono funzionali, ma può falsare diagnosi come la celiachia.
- Farmaci immunosoppressivi e sindromi protidio-disperdenti possono causare riduzioni temporanee delle Ig, non classificabili come immunodeficienza comune variabile.
- L'immunodeficienza può aumentare la suscettibilità a malattie autoimmuni, sia d'organo che sistemiche, come la tiroidite autoimmune e le vasculiti.
- Disordini cellulari nelle immunodeficienze primitive, come nei macrofagi-fagociti, aumentano il rischio di infezioni fungine e batteriche, spesso colpendo vie aeree e cute.
- I deficit di adesione leucocitaria (Lad) derivano da mutazioni genetiche che compromettono la diapedesi dei globuli bianchi, manifestandosi presto dopo la nascita.
Indice
Importanza delle IgA nella diagnosi
L’abbassamento dei livelli di Ig A, se isolato, non è un grosso problema. Può associarsi ovviamente ad un’aumentata suscettibilità mucosale, ma se sono le uniche ad essere mancanti o carenti, a fronte di una mantenuta competenza basata sulle IgG, la clinica non ne risente più di tanto. Invece potrebbe essere utile sapere se esiste un deficit di IgA nel momento in cui si deve diagnosticare una patologia come la celiachia, in cui gli anticorpi anti-trans glutamminasi sono di tipo IgA; perciò, dosando questi senza conoscere il valore delle IgA totali, la diagnosi potrebbe essere falsata.
Forme secondarie di immunodeficienza
Esistono anche forme secondarie o transitorie rispetto all’immunodeficienza comune variabile:
• Tutto il mondo dei farmaci immunosoppressivi può portare con sé, fintanto che è necessario protrarre la terapia, una riduzione di produzione di Ig. È un deficit correlato ad una contingenza e non rientra nella definizione di Cvid in quanto non ha substrato genetico ma appunto iatrogeno.
• Un'altra condizione più o meno transitoria rispetto ad una ridotta presenza di Ig nel siero è una sindrome protidio-disperdente. (enteropatia cronica, malnutrizione…)
Suscettibilità alle malattie autoimmuni
Un altro aspetto meno intuitivo delle immunodeficienze riguarda la suscettibilità allo sviluppo di malattie autoimmuni, che siano esse d’organo, come la tiroidite autoimmune, o sistemiche come l’Ar o vasculiti.
Del gruppo delle immunodeficienze primitive fanno parte anche disordini cellulari, ad esempio quelli riguardanti macrofagi-fagociti, con un correlato clinico che si configura come un’aumentata suscettibilità ad infezioni fungine, in particolare da candida e da aspergillus e batteriche. Tali infezioni coinvolgono di sovente le vie aeree o la cute, tuttavia, si possono osservare ascessi in diversi organi e apparati. Frequenti sono anche le stomatiti.
Alterazioni nei meccanismi di homing
Esistono poi, altre alterazioni che hanno a che fare con i meccanismi dell’homing, con la configurazione di una risposta immunitaria tissutale, come ad esempio il deficit di adesione leucocitaria (Lad) che riguarda proprio le molecole che favoriscono la diapedesi dal circolo al tessuto dei globuli bianchi:
• Lad1 è dovuta ad una mutazione del gene che codifica per le b2-integrine, responsabili della stabile adesione tra leucociti ed endotelio
• Lad2 è dovuta ad una mutazione che coinvolge un enzima chiave nella modifica post-traduzionale del recettore per le E-selectine. È compromesso il rolling dei leucociti sull’endotelio.
• Lad3 è dovuta ad una mutazione nei geni che codificano per le integrine.
Tutte le forme di Lad si trasmettono come tratti autosomici recessivi e si manifestano precocemente dopo la nascita.
La cosa importante da ricordare è che di fronte ad una ricorrenza di infezioni la prima cosa da fare, ancor prima dello studio delle sottoclassi di Ig, è un protidiogramma. dolore a carattere sordo, talora trafittivo in regione sottoscapolare destra ed in regione toracica anteriore destra.
Domande da interrogazione
- Quali sono le conseguenze dell'abbassamento isolato delle immunoglobuline A?
- Quali sono le cause secondarie o transitorie di riduzione delle immunoglobuline?
- Qual è la relazione tra immunodeficienze e malattie autoimmuni?
- Cosa sono i disordini cellulari nelle immunodeficienze primitive e quali sono le loro manifestazioni cliniche?
L'abbassamento isolato delle IgA non è un grosso problema clinico, ma può aumentare la suscettibilità mucosale. È importante considerare il deficit di IgA nella diagnosi di patologie come la celiachia, poiché gli anticorpi anti-trans glutamminasi sono di tipo IgA.
Le cause secondarie o transitorie includono l'uso di farmaci immunosoppressivi e condizioni come la sindrome protidio-disperdente, che possono ridurre la produzione di Ig senza un substrato genetico.
Le immunodeficienze possono aumentare la suscettibilità allo sviluppo di malattie autoimmuni, sia d'organo che sistemiche, come la tiroidite autoimmune e le vasculiti.
I disordini cellulari, come quelli dei macrofagi-fagociti, aumentano la suscettibilità a infezioni fungine e batteriche, spesso coinvolgendo le vie aeree o la cute, e possono causare ascessi e stomatiti.