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Concetti Chiave

  • La pillola RU486, o "pillola abortiva", è uno steroide sintetico che blocca i recettori progestinici, impedendo la stimolazione della mucosa uterina e portando alla sua eliminazione.
  • Efficace nel 92-99% dei casi, la pillola abortiva può essere assunta nei primi due mesi di gravidanza e, insieme a una prostaglandina, facilita le contrazioni uterine per espellere l'endometrio e l'embrione.
  • Durante il parto, la corticotropina placentare stimola la produzione di cortisolo nel feto, che avvia un ciclo di feedback positivo con la placenta e le prostaglandine per indurre il parto.
  • Le prostaglandine causano contrazioni e stimolano la produzione di ossitocina nell'ipofisi materna, incrementando ulteriormente le contrazioni e il rilascio di corticotropina.
  • Il parto avviene in diverse fasi: rottura del sacco amniotico, dilatazione delle vie genitali, espulsione del feto e il secondamento, con contrazioni che possono continuare per 24 ore per prevenire emorragie.

Indice

  1. La pillola RU486 e il suo funzionamento
  2. Il ruolo degli ormoni nel parto

La pillola RU486 e il suo funzionamento

La pillola RU486 o “pillola abortiva” è uno steroide sintetico che si lega ai recettori per i progestinici bloccandoli, la mucosa uterina non viene quindi stimola e si sfalda, per essere poi eliminata come nella mestruazione trascinando l’eventuale annesso embrionale annidato. Questa pillola è un sistema di tipo abortivo efficace nel 92-99% dei casi e può essere assunta nei primi 2 mesi di gravidanza. L’aggiunta di una prostaglandina allo steroide provoca delle contrazioni uterine che facilitano l’eliminazione dell’endometrio uterino e dell’embrione annidato.

Il ruolo degli ormoni nel parto

L’ormone placentare corticotropina stimola l’ipofisi del feto a produrre adrenocorticotropina che stimola a sua volta il surrene del feto che produce così cortisolo che autoalimenta il ciclo del parto inducendo la placenta a produrre prostaglandine, aiuta i polmoni a passare alla respirazione propriamente detta e permette un meccanismo di feedback positivo aumentando produzione di corticotropina. Le prostaglandine inducono contrazioni e inducono l’ipofisi materna a produrre ossitocina che aumenta le prostaglandine prodotte dalla placenta e aumenta la corticotropina. Interessante è che è possibile innescare il parto artificialmente attraverso iniezioni di ossitocina nella madre. Il parto è dato da diverse fasi che si susseguono: rottura sacco amniotico, dilatazione delle vie genitali, espulsione del feto e secondamento. Dopo il parto le contrazioni possono continuare anche per 24 ore per prevenire gravi emorragie.

Domande e risposte