stefanolivieri1
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Concetti Chiave

  • La sindrome di morte infantile improvvisa colpisce neonati apparentemente sani, spesso legata ad anomalie cardiache e fattori genetici.
  • Negli anziani, la rigidità del torace e la perdita di elasticità polmonare riducono la capacità ventilatoria, aumentando il rischio di apnea notturna.
  • Con l'età, diminuiscono i livelli di ossigeno nel sangue durante il sonno, accentuando l'ipossia e la vulnerabilità a infezioni respiratorie.
  • La tubercolosi e la polmonite, seppur ridotte dagli antibiotici, rimangono minacce pericolose, specialmente nei pazienti con AIDS.
  • Nei soggetti anziani, l'efficienza dei meccanismi di difesa respiratoria cala, rendendo più probabili infezioni come polmonite e influenza.

Morte infantile improvvisa ed apnea durante il sonno

La sindrome di morte infantile improvvisa colpisce molti neonati. Bambini piccolissimi apparentemente sani smettono di respirare e muoiono nel sonno, lasciando i genitori angosciati ad affrontare in alcuni casi un’imputazione di abuso infantile. Sebbene si ritenga che alcuni casi siano dovuti a problemi del controllo nervoso della respirazione o a infezioni virali, più di un terzo di queste sindromi sembra essere conseguenza di anomalie del ritmo cardiaco.

Studi recenti indicano il coinvolgimento di una componente genetica.

Per molti anni negli Stati Uniti la tubercolosi e la polmonite sono stati i peggiori killer. Gli antibiotici hanno molto ridotto la loro minaccia mortale, ma restano ancora malattie pericolose. In tutto il mondo stanno aumentando a passi di gigante i nuovi casi di tubercolosi nei pazienti affetti da AIDS, spesso resistenti ai farmaci; però attualmente le malattie dell’apparato respiratorio più dannose e disabilitanti sono ancora quelle descritte sopra, la pneumopatia cronica ostruttiva e il cancro del polmone. Quando si invecchia, la parete toracica diventa più rigida e i polmoni cominciano a perdere elasticità, causando una lenta diminuzione della capacità di ventilare i polmoni. All’età di 70 anni la capacità vitale è ridotta di circa un terzo; inoltre diminuisce il livello di ossigeno nel sangue e si riducono gli effetti stimolanti del diossido di carbonio, particolarmente in posizione sdraiata o supina. Ne consegue che molte persone anziane tendono ad andare in ipossia durante il sonno e presentano apnea durante il sonno. Inoltre, anche molti meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio diventano meno efficienti con l’età. L’azione delle ciglia della mucosa diminuisce e i fagociti polmonari diventano meno attivi. Il risultato finale è che la popolazione anziana è a maggior rischio di infezioni delle vie respiratorie, soprattutto di polmonite e influenza.
Nella vecchiaia il torace diventa più rigido e i polmoni perdono elasticità, portando a una riduzione della capacità vitale. Nelle persone anziane i meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio diventano meno efficienti, predisponendo a più frequenti infezioni delle vie respiratorie.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali della sindrome di morte infantile improvvisa?
  2. La sindrome di morte infantile improvvisa può essere causata da problemi del controllo nervoso della respirazione, infezioni virali, e in più di un terzo dei casi, da anomalie del ritmo cardiaco. Studi recenti suggeriscono anche un coinvolgimento genetico.

  3. Come influisce l'invecchiamento sulla funzione respiratoria?
  4. Con l'invecchiamento, la parete toracica diventa più rigida e i polmoni perdono elasticità, riducendo la capacità vitale di circa un terzo entro i 70 anni. Questo porta a una diminuzione del livello di ossigeno nel sangue e a una maggiore tendenza all'ipossia e all'apnea durante il sonno.

  5. Quali sono le malattie respiratorie più pericolose per gli anziani?
  6. Le malattie respiratorie più pericolose per gli anziani includono la pneumopatia cronica ostruttiva e il cancro del polmone. Inoltre, gli anziani sono a maggior rischio di infezioni delle vie respiratorie come polmonite e influenza, a causa dell'efficienza ridotta dei meccanismi di difesa respiratoria.

Domande e risposte