Concetti Chiave
- Il lembo ad isola viene usato per avanzare lembi di cute, sfruttando un peduncolo che mantiene la vascolarizzazione del lembo.
- Il lembo deve essere lungo almeno tre volte la lesione per coprire efficacemente l'area da trattare, come dimostrato nel caso di una paziente con carcinomi basocellulari.
- Un esempio pratico mostra come il lembo ad isola possa risolvere lesioni senza distorcere strutture delicate, come il labbro o l'ala nasale.
- Nel lembo di trasposizione, la pelle viene spostata da un'area ridondante a una zona che non può chiudersi di prima intenzione, seguendo regole geometriche e di lassità cutanea.
- Il processo di trasposizione include il disegno di un rombo e l'uso di un perno per muovere la pelle nella posizione desiderata.
Indice
Tecnica del lembo ad isola
Un modo per avanzare un lembo è disegnare un triangolo che viene scollato dai lati anche se non completamente, lasciando un peduncolo che nutre questa porzione di cute che così può essere avanzata verso la perdita di tessuto. Questo tipo di lembo viene chiamato lembo ad isola. Questo tipo di lembo deve essere lungo almeno tre volte la lesione e viene gentilmente fatto scorrere con un uncino fino a quando il triangolo va a ricoprire la zona della lezione rimossa.
Caso clinico: paziente con Gorlin
Un esempio è il caso di questa paziente affetta da carcinomi basocellulari multipli dovuti alla malattia di Gorlin. L’immagine mostra un carcinoma basocellulare ulcerato in prossimità del vermiglio. Non è possibile chiudere di prima intenzione un eventuale rimozione con classica losanga poiché si distorcerebbe il labbro, per questo viene disegnata la lesione con il margine di sicurezza di 3 mm ed un triangolo che poi viene spostato nella perdita di tessuto. Dopo due mesi, sebbene si sia sacrificata una piccola parte del vermiglio, la cute spostata risulta essere allo stesso livello e perfettamente vascolarizzata. Vi è un piccolo inestetismo che può essere coperto da un rossetto, inoltre la cute nel giro di un anno/un anno e mezzo si organizza nuovamente e la cicatrice diventerà quasi invisibile.
Caso clinico: paziente anziano
Viene presentato ora un signore di 68 anni con una lesione nodulare eritematosa che in sede di biopsia punch si è rivelata essere un carcinoma basocellulare. Data la localizzazione non è possibile eseguire una losanga perché si distorcerebbe l’ala nasale e si solleverebbe il labbro. Inoltre, con la losanga non si riuscirebbe a garantire un margine di cute sana adeguato. Si è quindi asportata la lesione con un margine di 3-4 mm e per chiudere la ferita che aveva provocato una perdita di tessuto si è utilizzata la riserva di cute, ancora maggiore nell’anziano, proveniente dal solco naso-genieno attraverso un lembo a isola. L’intervento è stato eseguito in anestesia locale.
Lembo di trasposizione
Nel lembo di trasposizione si sposta la pelle da una sede anatomica dove essa è ridondante ad una zona che non potrà mai chiudere di prima intenzione, tenendo conto delle regole di geometria, della lassità cutanea, delle
proprietà fisiche della pelle che sono state presenti in letteratura. Viene disegnato un rombo con un angolo di 120° e uno di 60°. La diagonale viene prolungata inferiormente della stessa lunghezza di un lato e poi viene tracciata una retta parallela a uno dei lati del rombo in modo che anche il nuovo angolo creato sia di 60°. Si utilizza un perno (pivot) attorno al quale si sposta la zona di cute, in modo che vada a finire nella zona in cui c’è la perdita di tessuto.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo descritto per avanzare un lembo di cute verso una perdita di tessuto?
- Quali sono le considerazioni importanti quando si utilizza un lembo ad isola?
- Come viene gestita una lesione nodulare eritematosa in un paziente anziano?
- Quali sono le regole geometriche seguite nel disegno di un lembo di trasposizione?
Il metodo descritto prevede il disegno di un triangolo che viene scollato dai lati, lasciando un peduncolo che nutre la porzione di cute, permettendo così di avanzarla verso la perdita di tessuto. Questo tipo di lembo è chiamato lembo ad isola.
È importante che il lembo sia lungo almeno tre volte la lesione e che venga fatto scorrere gentilmente fino a coprire la zona della lesione rimossa. Inoltre, si deve considerare la vascolarizzazione e l'estetica finale.
La lesione viene asportata con un margine di 3-4 mm e si utilizza la riserva di cute proveniente dal solco naso-genieno attraverso un lembo a isola per chiudere la ferita, tenendo conto della lassità cutanea tipica dell'età avanzata.
Si disegna un rombo con un angolo di 120° e uno di 60°, prolungando la diagonale inferiormente e tracciando una retta parallela a uno dei lati del rombo per creare un nuovo angolo di 60°, utilizzando un perno attorno al quale si sposta la zona di cute.