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Concetti Chiave

  • La tiroide è una ghiandola a forma di scudo situata nella parte anteriore del collo, composta da due lobi uniti da un istmo.
  • La ghiandola contiene cellule follicolari che producono gli ormoni tiroidei T3 e T4, regolati dall'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide.
  • Gli ormoni tiroidei T3 e T4 vengono misurati nella loro forma libera, attiva, nota come FT3 e FT4.
  • La sintesi di T3 e T4 richiede tirosina dalla tireoglobulina, iodio dalla dieta e l'enzima tireoperossidasi (TPO).
  • Il meccanismo di feedback negativo degli ormoni tiroidei regola la secrezione di TRH e TSH in base alla loro concentrazione nel sangue.

Indice

  1. Anatomia e struttura della tiroide
  2. Funzione e regolazione ormonale
  3. Sintesi degli ormoni tiroidei

Anatomia e struttura della tiroide

La tiroide, dal greco “thireos”, ossia “scudo” ed “eidois”, “a forma”, è una ghiandola localizzata nella regione anteriore del collo a forma di scudo, davanti alla trachea.

È costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da un istmo. Pesa circa 10/20g ed è costituita da due popolazioni cellulari diverse:

● Cellule follicolari (di cui si parlerà oggi): producono gli ormoni tiroidei T3 e T4;

● Cellule C o parafollicolari: producono calcitonina (oggi non sarà trattata, si tratta comunque di un ormone implicato nel metabolismo calcio-fosfarico e può fungere anche da biomarcatore tumorale, non per il carcinoma differenziale della tiroide di cui si parlerà in questa sede).

La tiroide è composta da tante unità che si chiamano follicoli: ciascuno di questi è costituito da uno strato di cellule che circondano un lume, ripieno di colloide. La colloide è il maggior costituente della massa tiroidea, ed è formata prevalentemente da tireoglobulina.

Funzione e regolazione ormonale

La produzione di ormoni tiroidei è regolata da un asse, l’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide: l’ormone di partenza è TRH (ormone rilasciante la tireotropina) secreto dall’ipotalamo, che stimola l’ipofisi alla secrezione di TSH (ormone tireostimolante), il quale agisce a sua volta su recettori specifici della tiroide. L’effetto finale è la produzione degli ormoni tiroidei veri e propri, ossia T3 e T4 da parte dei tireociti.

Gli ormoni tiroidei si misurano nella loro forma libera, che corrisponde alla loro forma attiva, anche se in grandissima percentuale sono legati a proteine plasmatiche. Nella forma libera vengono identificati con il nome FT3 e FT4 (free T3 e free T4).

Sintesi degli ormoni tiroidei

Questi ormoni agiscono a loro volta su ipotalamo ed ipofisi con un meccanismo a feedback negativo, in quanto quando sono presenti in circolo ad alte concentrazioni vanno ad inibire la secrezione di TRH e TSH. Per sintetizzare T3 e T4 servono 3 componenti:

Tirosina: un residuo che viene messo a disposizione dalla tireoglobulina (componente principale della colloide);

Iodio: viene assimilato con la dieta e concentrato nel tireocita grazie ad un simporto sodio/iodio (trasportatore NIS);

Tireoperossidasi (TPO): enzima che catalizza l’organificazione dello iodio cioè il legame ai residui in tirosina della tireoglobulina. Lo iodio assunto nella dieta viene assorbito nell’intestino, concentrato nella tiroide mediante NIS ed escreto dal rene. Lo iodio si trova nell’acqua, in alimenti come pesce, carne, latte e uova, ma anche nei composti iodati (come il sale iodato).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale delle cellule follicolari nella tiroide?
  2. Le cellule follicolari producono gli ormoni tiroidei T3 e T4, che sono essenziali per il metabolismo e la regolazione energetica del corpo.

  3. Come viene regolata la produzione degli ormoni tiroidei?
  4. La produzione degli ormoni tiroidei è regolata dall'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide, dove il TRH stimola l'ipofisi a secernere TSH, che a sua volta stimola la tiroide a produrre T3 e T4.

  5. Quali sono i componenti necessari per la sintesi degli ormoni tiroidei T3 e T4?
  6. Per sintetizzare T3 e T4 sono necessari la tirosina, lo iodio e l'enzima tireoperossidasi (TPO), che catalizza l'organificazione dello iodio.

Domande e risposte